Scarpetta di Venere
Cypripedium calceolus L.
RR (Rarissima)
Descrizione: pianta con rizoma orizzontale e fusto robusto, alto più di 60 cm, con 3-5 grandi foglie abbraccianti il fusto, largamente ovali, piegate longitudinalmente. Brattee fiorali fogliacee, verdi. Fiori in numero di 1-2 (-3), grandi (fino a 10 cm). Perianzio bruno-porporino, con tepali laterali riuniti e rivolti in basso, il mediano arcuato e rivolto in alto; tepali interni suborizzontali, nastriformi-ritorti. Labello di color giallo vivo, rigonfio e con bordo rivolto all'interno. Ginostemio lungo, staminodio (terzo stame sterile) petaloide, punteggiato di rosso, con 2 stami fertili, ognuno a 2 logge con una massa pollinica viscosa, senza viscidio né rostello.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno.
RR (Rarissima)
La pianella della Madonna, o scarpetta di Venere, è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Liguria) e sulle montagne dell'Abruzzo. Cresce nelle radure di boschi di latifoglie, soprattutto faggete. I fiori sono privi di nettare: gli insetti pronubi cadono al loro interno attraverso l'apertura che, con i bordi ripiegati verso il basso, forma una specie di trappola; l'unica via di fuga è attraverso le strette aperture ai lati del ginostemio, per cui il pollinario rimane attaccato al dorso dell'insetto. La specie, oggetto di raccolte indiscriminate per la bellezza dei fiori, è strettamente protetta ed in grave pericolo di estinzione nel territorio del Parco, dove è presente con un'unica popolazione di pochi individui. Insieme ad altre specie di interesse comunitario, è oggetto di specifiche azioni di conservazione nell'ambito del progetto Life FLORANET.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘Kýpris' (Afrodite, la dea di Cipro) e ‘pédilon' (sandalo), da cui i nomi italiani, per la forma del labello; il nome specifico in latino è il diminutivo di ‘cálceus' e significa ‘scarpetta'.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘Kýpris' (Afrodite, la dea di Cipro) e ‘pédilon' (sandalo), da cui i nomi italiani, per la forma del labello; il nome specifico in latino è il diminutivo di ‘cálceus' e significa ‘scarpetta'.
Descrizione: pianta con rizoma orizzontale e fusto robusto, alto più di 60 cm, con 3-5 grandi foglie abbraccianti il fusto, largamente ovali, piegate longitudinalmente. Brattee fiorali fogliacee, verdi. Fiori in numero di 1-2 (-3), grandi (fino a 10 cm). Perianzio bruno-porporino, con tepali laterali riuniti e rivolti in basso, il mediano arcuato e rivolto in alto; tepali interni suborizzontali, nastriformi-ritorti. Labello di color giallo vivo, rigonfio e con bordo rivolto all'interno. Ginostemio lungo, staminodio (terzo stame sterile) petaloide, punteggiato di rosso, con 2 stami fertili, ognuno a 2 logge con una massa pollinica viscosa, senza viscidio né rostello.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno.
Foto di: Giampiero Ciaschetti
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