Platantera comune
Platanthera bifolia (L.) Rich.
Sinonimi: Orchis bifolia L.; Platanthera bifolia (L.) Rich. subsp. osca R.Lorenz, Romolini, V.A.Romano & Soca; Platanthera solstitialis Boen.
C (Comune)
La platantera comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. Cresce ai margini e nelle radure dei boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi piuttosto poveri in composti azotati, da neutri a subacidi, alternativamente freschi e subaridi, dalla fascia basale alla fascia subalpina. La specie è impollinata prevalentemente da farfalle notturne (Sfingidi e Nottuidi), il che spiega il lungo sperone e l'aspetto poco appariscente dei fiori.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘platys' (largo) ed ‘antherôs' (antere) si riferisce alla forma allargata del pollinario, quello specifico al fatto che spesso (ma non sempre) la pianta presenta due sole foglie.
Descrizione: pianta alta 15-50 cm con rizotuberi ovoidi-fusiformi e fusto robusto, scanalato, verde portante 2(3-)foglie. Brattee fiorali fogliacee, le inferiori subeguali all'ovario, le superiori più brevi.
Fiori bianco-verdastri, grandi, aperti e profumati, con tepali laterali esterni distesi, più stretti e lunghi di quello dorsale che copre il casco formato dai tepali interni. Labello intero, a forma di lingua stretta e pendula, bianco con punta verde. Sperone lungo, sottile e nettarifero, con apice non ingrossato. Logge dell'antera ben distinte tra loro, parallele e ravvicinate.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: (aprile-) maggio-luglio.
Foto di: Giampiero Ciaschetti
Sinonimi: Orchis bifolia L.; Platanthera bifolia (L.) Rich. subsp. osca R.Lorenz, Romolini, V.A.Romano & Soca; Platanthera solstitialis Boen.
C (Comune)
La platantera comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. Cresce ai margini e nelle radure dei boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi piuttosto poveri in composti azotati, da neutri a subacidi, alternativamente freschi e subaridi, dalla fascia basale alla fascia subalpina. La specie è impollinata prevalentemente da farfalle notturne (Sfingidi e Nottuidi), il che spiega il lungo sperone e l'aspetto poco appariscente dei fiori.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘platys' (largo) ed ‘antherôs' (antere) si riferisce alla forma allargata del pollinario, quello specifico al fatto che spesso (ma non sempre) la pianta presenta due sole foglie.
Descrizione: pianta alta 15-50 cm con rizotuberi ovoidi-fusiformi e fusto robusto, scanalato, verde portante 2(3-)foglie. Brattee fiorali fogliacee, le inferiori subeguali all'ovario, le superiori più brevi.
Fiori bianco-verdastri, grandi, aperti e profumati, con tepali laterali esterni distesi, più stretti e lunghi di quello dorsale che copre il casco formato dai tepali interni. Labello intero, a forma di lingua stretta e pendula, bianco con punta verde. Sperone lungo, sottile e nettarifero, con apice non ingrossato. Logge dell'antera ben distinte tra loro, parallele e ravvicinate.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: (aprile-) maggio-luglio.
Foto di: Giampiero Ciaschetti
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