Orchidea macchiata
Dactylorhiza maculata (L.) Soó subsp. saccifera (Brongn.) Diklić
Sinonimi: Dactylorhiza gervasiana (Tod.) H.Baumann & Künkele; Dactylorhiza saccifera (Brongn.) Soó; Orchis macrostachys Tineo; Orchis maculata L. subsp. saccifera (Brongn.) Soó; Orchis saccifera Brongn.
C (Comune)
L’orchidea macchiata è una specie dell’Eurasia temperata, presente, con alcune sottospecie, in tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Sardegna; la sottospecie saccifera è più frequente nelle regioni centro-meridionali, ma è stata riportata anche per il Friuli Venezia Giulia. Cresce in boschi misti mesofili di latifoglie decidue e ai loro margini, in cespuglieti e prati umidi, nelle fasce collinare e montana.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘dáktylon’ (dito) e ‘rhiza’ (radice) si riferisce alla forma digitata dell’apparato radicale, quello specifico alle foglie con macchie scure, mentre il nome della sottospecie allude alla forma spesso sacciforme dello sperone.
Descrizione: questa sottospecie differisce dalla subsp. fuchsii per la taglia solitamente maggiore, le brattee più lunghe dei fiori (specialmente quelle inferiori, che sporgono dall’infiorescenza), i fiori più grandi, specialmente il labello trilobato, e lo sperone più grosso e lungo, spesso sacciforme.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Sinonimi: Dactylorhiza gervasiana (Tod.) H.Baumann & Künkele; Dactylorhiza saccifera (Brongn.) Soó; Orchis macrostachys Tineo; Orchis maculata L. subsp. saccifera (Brongn.) Soó; Orchis saccifera Brongn.
C (Comune)
L’orchidea macchiata è una specie dell’Eurasia temperata, presente, con alcune sottospecie, in tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Sardegna; la sottospecie saccifera è più frequente nelle regioni centro-meridionali, ma è stata riportata anche per il Friuli Venezia Giulia. Cresce in boschi misti mesofili di latifoglie decidue e ai loro margini, in cespuglieti e prati umidi, nelle fasce collinare e montana.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘dáktylon’ (dito) e ‘rhiza’ (radice) si riferisce alla forma digitata dell’apparato radicale, quello specifico alle foglie con macchie scure, mentre il nome della sottospecie allude alla forma spesso sacciforme dello sperone.
Descrizione: questa sottospecie differisce dalla subsp. fuchsii per la taglia solitamente maggiore, le brattee più lunghe dei fiori (specialmente quelle inferiori, che sporgono dall’infiorescenza), i fiori più grandi, specialmente il labello trilobato, e lo sperone più grosso e lungo, spesso sacciforme.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Foto di: Antonio Pica
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