Orchidea farfalla
Anacamptis papilionacea (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Sinonimi: Herorchis papilionacea (L.) D.Tyteca & E.Klein; Orchis expansa Ten.; Orchis papilionacea L.; Orchis papilionacea L. subsp. grandiflora (Boiss.) H.Baumann; Orchis rubra Jacq.
PC (poco comune)
L'orchidea farfalla è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Trentino Alto-Adige. Cresce in ambienti incolti e prati aridi delle fasce collinare e submontana.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘anakamptéin' (ripiegare), per i tepali esterni ripiegati all'infuori presenti in alcune specie o per le due lamelle rialzate e piegate verso l'esterno che si trovano all'entrata dello sperone di A. pyramidalis; quello specifico deriva dal latino 'papilio' (farfalla) per la somiglianza del fiore con una farfalla.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi, alta 15-50 cm, con fusto angoloso. Foglie numerose, le basali in rosetta semieretta, le cauline sempre presenti, più o meno guainanti il fusto, verso l'alto più brevi fino a bratteiformi. Brattee fiorali sub eguali all'ovario, con nervi rosa-violacei. Infiorescenza ovoide, prima densa poi lassa, con fiori medio-grandi. Perianzio rosso vinoso con striature più scure; tutti i tepali riuniti in casco semiaperto. Labello rivolto verso il basso, intero, grande, con bordi ondulati e base biancastra, di colore più chiaro rispetto agli altri tepali. Sperone conico, arcuato in basso, uguale o più breve dell'ovario.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sinonimi: Herorchis papilionacea (L.) D.Tyteca & E.Klein; Orchis expansa Ten.; Orchis papilionacea L.; Orchis papilionacea L. subsp. grandiflora (Boiss.) H.Baumann; Orchis rubra Jacq.
PC (poco comune)
L'orchidea farfalla è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Trentino Alto-Adige. Cresce in ambienti incolti e prati aridi delle fasce collinare e submontana.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘anakamptéin' (ripiegare), per i tepali esterni ripiegati all'infuori presenti in alcune specie o per le due lamelle rialzate e piegate verso l'esterno che si trovano all'entrata dello sperone di A. pyramidalis; quello specifico deriva dal latino 'papilio' (farfalla) per la somiglianza del fiore con una farfalla.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi, alta 15-50 cm, con fusto angoloso. Foglie numerose, le basali in rosetta semieretta, le cauline sempre presenti, più o meno guainanti il fusto, verso l'alto più brevi fino a bratteiformi. Brattee fiorali sub eguali all'ovario, con nervi rosa-violacei. Infiorescenza ovoide, prima densa poi lassa, con fiori medio-grandi. Perianzio rosso vinoso con striature più scure; tutti i tepali riuniti in casco semiaperto. Labello rivolto verso il basso, intero, grande, con bordi ondulati e base biancastra, di colore più chiaro rispetto agli altri tepali. Sperone conico, arcuato in basso, uguale o più breve dell'ovario.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Foto di: Antonio Antonucci
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