Nido di uccello
Neottia nidus-avis (L.) Rich.
Sinonimo: Ophrys nidus-avis L.
CC (Comunissima)
Il nido di uccello è un'orchidea a vasta distribuzione eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi di latifoglie maturi, soprattutto faggete, talvolta in ostrieti quasi puri rivolti a nord, su suoli argillosi freschi, umiferi, sciolti, su suoli alcalini o neutri, dal piano basale alla fascia montana superiore. La pianta è saprofita e vive in simbiosi mutualistica con un fungo (Rhizomorpha neottiae). Viene impollinata da diverse specie di ditteri, ma più frequentemente è autogama e forma spesso gruppi di esemplari per riproduzione vegetativa.
Etimologia: il nome generico (dal greco) e quello specifico (dal latino) si riferiscono entrambi alla forma di nido dell'apparato radicale.
Descrizione: pianta saprofita interamente giallo-brunastra con rizoma breve, circondato da molte radici carnose intrecciate, con fusto afillo ricoperto di squame guainanti, robusto e fistoloso, alto fino a 50 cm. Brattee fiorali lineari, brevi e membranose. Infiorescenza allungata, densa (specialmente in alto), con 15-30 fiori; tepali esterni e interni riuniti in casco lasso; labello rivolto verso il basso, nettarifero, bilobo, con lobi arrotondati e divergenti. Ginostemio corto, rostello che emette una goccia viscosa (viscario) al minimo tocco dell'insetto visitatore, per attaccare le masse polliniche al suo corpo.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Foto di: Antonio Pica
Sinonimo: Ophrys nidus-avis L.
CC (Comunissima)
Il nido di uccello è un'orchidea a vasta distribuzione eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi di latifoglie maturi, soprattutto faggete, talvolta in ostrieti quasi puri rivolti a nord, su suoli argillosi freschi, umiferi, sciolti, su suoli alcalini o neutri, dal piano basale alla fascia montana superiore. La pianta è saprofita e vive in simbiosi mutualistica con un fungo (Rhizomorpha neottiae). Viene impollinata da diverse specie di ditteri, ma più frequentemente è autogama e forma spesso gruppi di esemplari per riproduzione vegetativa.
Etimologia: il nome generico (dal greco) e quello specifico (dal latino) si riferiscono entrambi alla forma di nido dell'apparato radicale.
Descrizione: pianta saprofita interamente giallo-brunastra con rizoma breve, circondato da molte radici carnose intrecciate, con fusto afillo ricoperto di squame guainanti, robusto e fistoloso, alto fino a 50 cm. Brattee fiorali lineari, brevi e membranose. Infiorescenza allungata, densa (specialmente in alto), con 15-30 fiori; tepali esterni e interni riuniti in casco lasso; labello rivolto verso il basso, nettarifero, bilobo, con lobi arrotondati e divergenti. Ginostemio corto, rostello che emette una goccia viscosa (viscario) al minimo tocco dell'insetto visitatore, per attaccare le masse polliniche al suo corpo.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Foto di: Antonio Pica
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