Orchidea bruciacchiata
Neotinea ustulata (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase
Sinonimi: Orchis ustulata L.
C (Comune)
L'orchidea bruciacchiata è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni dell'Italia continentale, più comune al nord e progressivamente meno frequente verso sud. Cresce in prati e cespuglieti, su suoli piuttosto profondi e asciutti, umiferi, ricchi in basi ma talvolta decalcificati e quindi subacidi, dalla fascia collinare fino a 2000 m circa.
Etimologia: il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome specifico in latino significa ‘bruciacchiata', per il colore scuro dei fiori ancora in boccio all'apice dell'infiorescenza.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi e fusto robusto, alto 10-30 cm. Foglie ovali-lanceolate, scanalate, ottuse, le basali glaucescenti. Brattee fiorali poco più corte dell'ovario. Infiorescenza nerastra all'apice per il colore scuro dei tepali esterni nei boccioli, dapprima conica, poi ovoide, cilindrica e infine arrotondata. Tepali riuniti in casco breve e a punte poco acuminate, quelli esterni bruno-rossastri, ovato-lanceolati, quelli interni lineari. Labello trilobo, rivolto verso il basso, bianco punteggiato di rosso-porpora, con lobi laterali aperti ed il centrale appena bilobato, più lungo del casco, incurvato verso l'alto. Sperone più breve della metà dell'ovario e leggermente ricurvo verso il basso.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Sinonimi: Orchis ustulata L.
C (Comune)
L'orchidea bruciacchiata è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni dell'Italia continentale, più comune al nord e progressivamente meno frequente verso sud. Cresce in prati e cespuglieti, su suoli piuttosto profondi e asciutti, umiferi, ricchi in basi ma talvolta decalcificati e quindi subacidi, dalla fascia collinare fino a 2000 m circa.
Etimologia: il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome specifico in latino significa ‘bruciacchiata', per il colore scuro dei fiori ancora in boccio all'apice dell'infiorescenza.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi e fusto robusto, alto 10-30 cm. Foglie ovali-lanceolate, scanalate, ottuse, le basali glaucescenti. Brattee fiorali poco più corte dell'ovario. Infiorescenza nerastra all'apice per il colore scuro dei tepali esterni nei boccioli, dapprima conica, poi ovoide, cilindrica e infine arrotondata. Tepali riuniti in casco breve e a punte poco acuminate, quelli esterni bruno-rossastri, ovato-lanceolati, quelli interni lineari. Labello trilobo, rivolto verso il basso, bianco punteggiato di rosso-porpora, con lobi laterali aperti ed il centrale appena bilobato, più lungo del casco, incurvato verso l'alto. Sperone più breve della metà dell'ovario e leggermente ricurvo verso il basso.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Foto di: Sarah Gregg
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