Neotinea macchiata
Neotinea maculata (Desf.) Stearn
Sinonimi: Neotinea intacta (Link) Rchb.f.; Orchis intacta Link; Satyrium maculatum Desf.; Tinea cylindrica Biv.
PC (poco comune)
La neotinea macchiata è una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente in tutte le regioni dell’Italia centrale e meridionale, in Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia, ma diffusa soprattutto sul versante orientale della Penisola dalla Romagna alla Puglia, dove comunque è generalmente rara. Cresce nei boschi aperti, macchie e cespuglieti, prati aridi e garighe, dalle quote più basse alla fascia montana.
Etimologia: il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome specifico si riferisce alle foglie quasi sempre macchiate di bruno.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi e fusto gracile, alto 10-30 cm. Foglie ovato-lanceolate, le basali con macchie puntiformi bruno-violacee disposte in linee. Brattee fiorali lunghe circa metà dell’ovario. Infiorescenza quasi unilaterale, con fiori piccoli, poco aperti, biancastro-rosati con strie o macchie roseo-porporie, leggermente profumati. Tepali riuniti in casco con punte allungate e acuminate, gli interni più corti e stretti degli esterni. Labello rivolto verso il basso, con lobi laterali lineari, quello centrale spesso più lungo e bifido. Sperone conico, molto breve.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio (-giugno).
Sinonimi: Neotinea intacta (Link) Rchb.f.; Orchis intacta Link; Satyrium maculatum Desf.; Tinea cylindrica Biv.
PC (poco comune)
La neotinea macchiata è una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente in tutte le regioni dell’Italia centrale e meridionale, in Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia, ma diffusa soprattutto sul versante orientale della Penisola dalla Romagna alla Puglia, dove comunque è generalmente rara. Cresce nei boschi aperti, macchie e cespuglieti, prati aridi e garighe, dalle quote più basse alla fascia montana.
Etimologia: il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome specifico si riferisce alle foglie quasi sempre macchiate di bruno.
Descrizione: pianta con rizotuberi globosi e fusto gracile, alto 10-30 cm. Foglie ovato-lanceolate, le basali con macchie puntiformi bruno-violacee disposte in linee. Brattee fiorali lunghe circa metà dell’ovario. Infiorescenza quasi unilaterale, con fiori piccoli, poco aperti, biancastro-rosati con strie o macchie roseo-porporie, leggermente profumati. Tepali riuniti in casco con punte allungate e acuminate, gli interni più corti e stretti degli esterni. Labello rivolto verso il basso, con lobi laterali lineari, quello centrale spesso più lungo e bifido. Sperone conico, molto breve.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio (-giugno).
Foto di: Sarah Gregg
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