Limodoro
Limodorum abortivum (L.) Sw.
Sinonimi: Ionorchis abortiva (L.) Beck; Orchis abortiva L.
C (comune)
Il limodoro, o fior di legna, è una specie dell’Europa meridionale presente in tutte le regioni d’Italia.
Cresce nei boschi termofili di latifoglie, su suoli argillosi mediamente profondi, subaridi d’estate, sia calcarei che marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La specie non sviluppa foglie verdi in quanto dipende dalle sostanze fornite da un fungo simbionte (spesso del genere Russula), al quale è strettamente connessa anche la germinazione dei semi. Nonostante i fiori producano nettare, sono scarse le visite degli insetti impollinatori: il meccanismo di riproduzione prevalente è l’autoimpollinazione, che in condizioni avverse può avvenire anche senza l’apertura del fiore.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘haimodoron’, nome dato da Teofrasto a una pianta parassita a fiori rossi, forse una Orobanche; il nome specifico non ha nulla a che vedere con presunte proprietà abortive, ma si riferisce al fatto che molti boccioli appassiscono prima di sbocciare.
Descrizione: pianta con rizoma breve, radici ingrossate e fusti robusti, alti fino a 80 cm di colore violaceo, spesso verdastri in alto. Foglie ridotte a squame, le superiori guainanti l’ovario è più lunghe di esso. Infiorescenza lunga fino a 30 cm, con fiori blu-violetti. Tepali interni ed esterni aperti, i primi più corti e stretti dei secondi, che sono invece più lunghi del labello opposti, lanceolati, con apice acuto come quelli interni e più stretti del tepalo dorsale, ottuso all’apice e tendente a ripiegarsi sul ginostemio, ben evidente e allungato. Labello articolato, con ipochilo ristretto alla base ed epichilo allargato all’estremità, con bordi rialzati e ondulati. Sperone sottile, subeguale all’ovario, che è eretto, con pedicello ritorto.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Sinonimi: Ionorchis abortiva (L.) Beck; Orchis abortiva L.
C (comune)
Il limodoro, o fior di legna, è una specie dell’Europa meridionale presente in tutte le regioni d’Italia.
Cresce nei boschi termofili di latifoglie, su suoli argillosi mediamente profondi, subaridi d’estate, sia calcarei che marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La specie non sviluppa foglie verdi in quanto dipende dalle sostanze fornite da un fungo simbionte (spesso del genere Russula), al quale è strettamente connessa anche la germinazione dei semi. Nonostante i fiori producano nettare, sono scarse le visite degli insetti impollinatori: il meccanismo di riproduzione prevalente è l’autoimpollinazione, che in condizioni avverse può avvenire anche senza l’apertura del fiore.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘haimodoron’, nome dato da Teofrasto a una pianta parassita a fiori rossi, forse una Orobanche; il nome specifico non ha nulla a che vedere con presunte proprietà abortive, ma si riferisce al fatto che molti boccioli appassiscono prima di sbocciare.
Descrizione: pianta con rizoma breve, radici ingrossate e fusti robusti, alti fino a 80 cm di colore violaceo, spesso verdastri in alto. Foglie ridotte a squame, le superiori guainanti l’ovario è più lunghe di esso. Infiorescenza lunga fino a 30 cm, con fiori blu-violetti. Tepali interni ed esterni aperti, i primi più corti e stretti dei secondi, che sono invece più lunghi del labello opposti, lanceolati, con apice acuto come quelli interni e più stretti del tepalo dorsale, ottuso all’apice e tendente a ripiegarsi sul ginostemio, ben evidente e allungato. Labello articolato, con ipochilo ristretto alla base ed epichilo allargato all’estremità, con bordi rialzati e ondulati. Sperone sottile, subeguale all’ovario, che è eretto, con pedicello ritorto.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Foto di: Antonio Pica
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