Manina rosea
Gymnadenia conopsea (L.) R.Br.
Sinonimi: Gymnadenia conopsea (L.) R.Br. var. alpina Rchb.f. ex Beck; Habenaria gymnadenia Druce; Orchis conopsea L.
CC (Comunissima)
La manina rosa è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni dell’Italia continentale. Cresce in praterie e boschi radi, scarpate, su suoli argillosi da aridi a periodicamente umidi, ricchi in basi e poveri in composti azotati, dalle quote più basse alla fascia subalpina.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘gymnos’ (nudo) ed ‘aden’ (ghiandole) si riferisce ai fiori con retinacoli privi di borsicole; il nome specifico, dal greco ‘konops’ (zanzara) allude al lungo e sottile sperone simile all’apparato boccale delle zanzare; il nome italiano si riferisce all’apparato ipogeo, formato da due tuberi la cui forma è quella di due mani congiunte alla base.
Descrizione: pianta alta fino a 100 cm, con fusto un po’ fistoloso, verde chiaro, spesso tinto di violaceo in alto. Brattee fiorali strettamente lanceolate, generalmente più lunghe dell’ovario, più o meno arcuate verso l'alto. Infiorescenza lunga fino a 30 cm; fiori da rosa a rosso-violacei (raramente biancastri o giallastri), profumati. Tepali esterni più grandi di quelli interni. Labello con 3 lobi poco profondi, simili tra loro. Sperone filiforme, ben più lungo dell’ovario (10-20 mm), incurvato verso il basso.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Sinonimi: Gymnadenia conopsea (L.) R.Br. var. alpina Rchb.f. ex Beck; Habenaria gymnadenia Druce; Orchis conopsea L.
CC (Comunissima)
La manina rosa è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte le regioni dell’Italia continentale. Cresce in praterie e boschi radi, scarpate, su suoli argillosi da aridi a periodicamente umidi, ricchi in basi e poveri in composti azotati, dalle quote più basse alla fascia subalpina.
Etimologia: il nome generico, dal greco ‘gymnos’ (nudo) ed ‘aden’ (ghiandole) si riferisce ai fiori con retinacoli privi di borsicole; il nome specifico, dal greco ‘konops’ (zanzara) allude al lungo e sottile sperone simile all’apparato boccale delle zanzare; il nome italiano si riferisce all’apparato ipogeo, formato da due tuberi la cui forma è quella di due mani congiunte alla base.
Descrizione: pianta alta fino a 100 cm, con fusto un po’ fistoloso, verde chiaro, spesso tinto di violaceo in alto. Brattee fiorali strettamente lanceolate, generalmente più lunghe dell’ovario, più o meno arcuate verso l'alto. Infiorescenza lunga fino a 30 cm; fiori da rosa a rosso-violacei (raramente biancastri o giallastri), profumati. Tepali esterni più grandi di quelli interni. Labello con 3 lobi poco profondi, simili tra loro. Sperone filiforme, ben più lungo dell’ovario (10-20 mm), incurvato verso il basso.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Foto di: Luciano Di Martino
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