Barbone adriatico
Himantoglossum adriaticum H.Baumann
Sinonimi: Himantoglossum hircinum subsp. adriaticum (H. Baumann) H. Sund
C (Comune)
Il barbone adriatico è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutta l’Italia escluso la Puglia, le isole maggiori e la Valle d’Aosta.
Cresce negli orli di boschi termofili di latifoglie decidue e in prati submesofili, su suoli argillosi abbastanza profondi, ricchi in basi ma talvolta decalcificati, da neutri a subacidi, al di sotto della fascia montana inferiore.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘himántos’ (striscia di cuoio), e ‘glossa’ (lingua), per il lunghissimo labello nastriforme; il nome specifico si riferisce alla distribuzione centrata sulle regioni situate attorno al Mare Adriatico.
Descrizione: pianta con due grossi rizotuberi ovoidi, alta 30-90 cm, con fusto robusto, verde giallastro, a volte sfumato di violaceo, glabro. Foglie inferiori in numero di 4-6, ovate, spesso ingiallite o secche alla fioritura, le superiori più piccole e abbraccianti il fusto. Brattee fiorali più lunghe dell’ovario. Infiorescenza lassa, rossastra, in genere con 15-40 fiori inodori. Tepali esterni e interni riuniti a formare un casco verde-grigiastro striato di porpora all’interno, spesso con bordi sfumati di viola-porporino. Labello con parte centrale bianca con macchie porporine, lobi laterali lineari, acuti, divergenti, lunghi 10-25 mm e a bordi esterni ondulati-increspati nel terzo superiore; lobo centrale nastriforme, spiralato, largo circa 2 mm e lungo 30-65 mm, bifido all’apice. Sperone lungo 2-4 mm, poco nettarifero.
Specie inserita nell’All. II e IV della Direttiva Habitat, emanata dalla Commissione Europea (n. 92/43/CEE del 21 maggio 1992).
Himantoglossum adriaticum è soggetta a diverse minacce tra cui l'agricoltura, l'abbandono dei pascoli, la raccolta ed è per questo che è una delle specie del Progetto Life “Life Seedforce, Using SEED banks to restore and reinFORCE the endangered native plants of Italy”, in cui il Parco Nazionale della Maiella è partner, che mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie a banche dei semi.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Sinonimi: Himantoglossum hircinum subsp. adriaticum (H. Baumann) H. Sund
C (Comune)
Il barbone adriatico è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutta l’Italia escluso la Puglia, le isole maggiori e la Valle d’Aosta.
Cresce negli orli di boschi termofili di latifoglie decidue e in prati submesofili, su suoli argillosi abbastanza profondi, ricchi in basi ma talvolta decalcificati, da neutri a subacidi, al di sotto della fascia montana inferiore.
Etimologia: il nome generico deriva dal greco ‘himántos’ (striscia di cuoio), e ‘glossa’ (lingua), per il lunghissimo labello nastriforme; il nome specifico si riferisce alla distribuzione centrata sulle regioni situate attorno al Mare Adriatico.
Descrizione: pianta con due grossi rizotuberi ovoidi, alta 30-90 cm, con fusto robusto, verde giallastro, a volte sfumato di violaceo, glabro. Foglie inferiori in numero di 4-6, ovate, spesso ingiallite o secche alla fioritura, le superiori più piccole e abbraccianti il fusto. Brattee fiorali più lunghe dell’ovario. Infiorescenza lassa, rossastra, in genere con 15-40 fiori inodori. Tepali esterni e interni riuniti a formare un casco verde-grigiastro striato di porpora all’interno, spesso con bordi sfumati di viola-porporino. Labello con parte centrale bianca con macchie porporine, lobi laterali lineari, acuti, divergenti, lunghi 10-25 mm e a bordi esterni ondulati-increspati nel terzo superiore; lobo centrale nastriforme, spiralato, largo circa 2 mm e lungo 30-65 mm, bifido all’apice. Sperone lungo 2-4 mm, poco nettarifero.
Specie inserita nell’All. II e IV della Direttiva Habitat, emanata dalla Commissione Europea (n. 92/43/CEE del 21 maggio 1992).
Himantoglossum adriaticum è soggetta a diverse minacce tra cui l'agricoltura, l'abbandono dei pascoli, la raccolta ed è per questo che è una delle specie del Progetto Life “Life Seedforce, Using SEED banks to restore and reinFORCE the endangered native plants of Italy”, in cui il Parco Nazionale della Maiella è partner, che mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie a banche dei semi.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Foto di: Sarah Gregg
[] []
[]
[]
[]