Il Sentiero dei Briganti
Il fenomeno del brigantaggio post-unitario ha interessato diverse zone dell'Appennino centro-meridionale ed è stato favorito dall'estrema miseria della popolazione rurale, dalla mancata riforma agraria e dall'arruolamento dei giovani obbligatoria. In particolare la Maiella per la sua particolare morfologia con grotte, forre e valli ha aiutato le diverse bande armate proteggendoli dagli occhi della Guardia Nazionale. Principalmente queste compivano razzie nei confronti della Guardia Nazionale e dei civili che sostenevano la nuova monarchia dei Savoia e sopravvivevano anche grazie all'appoggio delle popolazioni locali e dei pastori. Diversi capobanda sono diventati delle leggende sulla Maiella in quanto non era facile catturali. Non è un caso, infatti, che in quegli anni sono sorti diversi Block Haus lungo i punti nodali della montagna.
Oggi è possibile ricostruire un cammino ideale sulla memoria del brigantaggio lungo i sentieri ufficiali del Parco Nazionale della Maiella maggiormente coinvolti nei movimenti reazionari dal 1860 al 1871. Il sentiero dei briganti principale può essere articolato in quattro giorni, partendo da Roccaraso fino a giungere a Roccamorice attraversando anche i territori di Rivisondoli, Pescocostanzo, Campo di Giove, Pacentro, Sant'Eufemia a Maiella, Caramanico Terme, Abbateggio.
Oggi è possibile ricostruire un cammino ideale sulla memoria del brigantaggio lungo i sentieri ufficiali del Parco Nazionale della Maiella maggiormente coinvolti nei movimenti reazionari dal 1860 al 1871. Il sentiero dei briganti principale può essere articolato in quattro giorni, partendo da Roccaraso fino a giungere a Roccamorice attraversando anche i territori di Rivisondoli, Pescocostanzo, Campo di Giove, Pacentro, Sant'Eufemia a Maiella, Caramanico Terme, Abbateggio.
risultati: 1-7 / 7
ALTRI RISULTATI