Elleborine comune
Epipactis helleborine (L.) Crantz
Sinonimi: Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. latina W.Rossi & E.Klein; Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. moratoria Riech. & Zirnsack; Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. tremolsii (Pau) E.Klein; Epipactis latifolia (L.) All.; Helleborine latifolia (L.) Moench.
CC (Comunissima)
L'elleborine comune è una specie a distribuzione prevalentemente eurasiatica, nativa anche in Nordafrica, presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi di latifoglie decidue, dalla fascia collinare a quella montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle foglie con quelle di Veratrum album, detto ‘elleboro bianco'.
Descrizione: fusti robusti, flessuosi, alti fino a 90-100 cm, verdi, a base glabra e sfumata di biancastro-violaceo e sommità densamente pubescente, a volte con toni rossastri. Foglie in numero di 4-10, le mediane e inferiori grandi (sino a 10 × 17 cm), ovato-lanceolate, le superiori lanceolate o bratteiformi, più verdi del fusto, a margini leggermente ondulati. Brattee fiorali più lunghe del fiore (le inferiori anche 2-3 volte). Infiorescenza unilaterale, lunga meno della metà del fusto, con molti fiori grandi e aperti. Tepali esterni ovato-lanceolati, verdastri e più o meno sfumati di rosa-violaceo, con nervi evidenti; tepali interni un po' più chiari e piccoli. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo), da bianco-verdastro a rosa-violaceo, con ipochilo ed epichilo piuttosto larghi. Ipochilo bruno-nerastro all'interno. Epichilo cuoriforme ad apice ribattuto, con due increspature basali più o meno verrucose di colore più intenso, separate da un solco. Ovario piriforme verde, pubescente, con pedicello corto a base rosso-viola.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Sinonimi: Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. latina W.Rossi & E.Klein; Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. moratoria Riech. & Zirnsack; Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. tremolsii (Pau) E.Klein; Epipactis latifolia (L.) All.; Helleborine latifolia (L.) Moench.
CC (Comunissima)
L'elleborine comune è una specie a distribuzione prevalentemente eurasiatica, nativa anche in Nordafrica, presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi di latifoglie decidue, dalla fascia collinare a quella montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle foglie con quelle di Veratrum album, detto ‘elleboro bianco'.
Descrizione: fusti robusti, flessuosi, alti fino a 90-100 cm, verdi, a base glabra e sfumata di biancastro-violaceo e sommità densamente pubescente, a volte con toni rossastri. Foglie in numero di 4-10, le mediane e inferiori grandi (sino a 10 × 17 cm), ovato-lanceolate, le superiori lanceolate o bratteiformi, più verdi del fusto, a margini leggermente ondulati. Brattee fiorali più lunghe del fiore (le inferiori anche 2-3 volte). Infiorescenza unilaterale, lunga meno della metà del fusto, con molti fiori grandi e aperti. Tepali esterni ovato-lanceolati, verdastri e più o meno sfumati di rosa-violaceo, con nervi evidenti; tepali interni un po' più chiari e piccoli. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo), da bianco-verdastro a rosa-violaceo, con ipochilo ed epichilo piuttosto larghi. Ipochilo bruno-nerastro all'interno. Epichilo cuoriforme ad apice ribattuto, con due increspature basali più o meno verrucose di colore più intenso, separate da un solco. Ovario piriforme verde, pubescente, con pedicello corto a base rosso-viola.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Foto di: Antonio Antonucci
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