Elleborine leptochila
Epipactis leptochila (Godfery) Godfery
Sinonimo: Epipactis savelliana Bongiorni, De Vivo & Fori Elleborine leptochila
PC (Poco comune)
L'elleborine dal labbro esile è una specie a distribuzione Europea, presente in alcune regioni dell'Italia centro-settentrionale. Cresce in boschi di latifoglie decidue, per lo più faggete, della fascia montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico deriva dal greco ‘leptós' (sottile) e ‘cheilos' (labbro) significa quindi ‘dal labbro esile'.
Descrizione: pianta alta fino a 70 cm, con fusti robusti e flessuosi portanti 3-8 foglie a margine ondulato, le inferiori ovate, le superiori ovato-lanceolate. Brattee fiorali inferiori ben più lunghe dei fiori (fino a 8 cm). Infiorescenza quasi unilaterale, multiflora, lunga fino a 2/3 del fusto, con fiori grandi, a volte chiusi, verde-biancastri o verde-giallastri. Tepali esterni verdastri, carenati, lanceolato-acuminati; tepali interni un po' più piccoli, biancastri con sfumature rosa e apice ripiegato all'esterno. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo), verdastro, con stretta giunzione ipochilo-epichilo. Ipochilo bruno-rossastro scuro all'interno. Epichilo più lungo che largo, acuminato, con due gibbosità poco rilevate alla base, che assieme ad una centrale disegnano una cresta rosata a forma di V. Ovario papilloso, con pedicello a base verde-giallastra.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Sinonimo: Epipactis savelliana Bongiorni, De Vivo & Fori Elleborine leptochila
PC (Poco comune)
L'elleborine dal labbro esile è una specie a distribuzione Europea, presente in alcune regioni dell'Italia centro-settentrionale. Cresce in boschi di latifoglie decidue, per lo più faggete, della fascia montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico deriva dal greco ‘leptós' (sottile) e ‘cheilos' (labbro) significa quindi ‘dal labbro esile'.
Descrizione: pianta alta fino a 70 cm, con fusti robusti e flessuosi portanti 3-8 foglie a margine ondulato, le inferiori ovate, le superiori ovato-lanceolate. Brattee fiorali inferiori ben più lunghe dei fiori (fino a 8 cm). Infiorescenza quasi unilaterale, multiflora, lunga fino a 2/3 del fusto, con fiori grandi, a volte chiusi, verde-biancastri o verde-giallastri. Tepali esterni verdastri, carenati, lanceolato-acuminati; tepali interni un po' più piccoli, biancastri con sfumature rosa e apice ripiegato all'esterno. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo), verdastro, con stretta giunzione ipochilo-epichilo. Ipochilo bruno-rossastro scuro all'interno. Epichilo più lungo che largo, acuminato, con due gibbosità poco rilevate alla base, che assieme ad una centrale disegnano una cresta rosata a forma di V. Ovario papilloso, con pedicello a base verde-giallastra.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Foto di: Bruno Ballerini
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