Elleborine dal labbro esile
Epipactis exilis P.Delforge
Sinonimi: Epipactis baumanniorum Soldano & F.Conti, nom. illeg.; Epipactis baumanniorum Ströhle, nom. illeg.; Epipactis gracilis B.Baumann & H.Baumann, nom. illeg.; Epipactis persica (Soó) Nannf. subsp. gracilis (B.Baumann & H.Baumann) W.Rossi; Epipactis persica (Soó) Nannf. subsp. exilis (P.Delforge) Kreutz; Epipactis persica auct.
PC (Poco comune)
L'elleborine esile è una specie a distribuzione centrata sull'Europa sud-orientale, presente in molte regioni italiane, ma a distribuzione ancora incompletamente nota in quanto spesso confusa con specie affini. Cresce in boschi chiusi, nelle fasce collinare e montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico si riferisce all'aspetto esile dei fusti.
Descrizione: pianta con rizoma breve e fusto esile, alto 15-45 cm, leggermente pubescente in alto. Foglie in numero di 2-5, aperte e ricurve, le inferiori ovate, le superiori lanceolate. Brattee fiorali lanceolate, l'inferiore più lunga del fiore (fino a 3,5 cm). Infiorescenza unilaterale, lassa, con pochi fiori piccoli, spesso semichiusi, di color verde pallido. Tepali esterni ovato-lanceolati, quelli interni un po' più larghi e brevi. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo). Ipochilo poco nettarifero, bruno o rosso scuro all'interno. Epichilo triangolare, bianco-verdastro o rosato, con apice piegato all'indietro e base munita di due gibbe evidenti. Ovario glabro, con pedicello molto breve, verde-giallastro.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
Foto di: Daniele Doro
Sinonimi: Epipactis baumanniorum Soldano & F.Conti, nom. illeg.; Epipactis baumanniorum Ströhle, nom. illeg.; Epipactis gracilis B.Baumann & H.Baumann, nom. illeg.; Epipactis persica (Soó) Nannf. subsp. gracilis (B.Baumann & H.Baumann) W.Rossi; Epipactis persica (Soó) Nannf. subsp. exilis (P.Delforge) Kreutz; Epipactis persica auct.
PC (Poco comune)
L'elleborine esile è una specie a distribuzione centrata sull'Europa sud-orientale, presente in molte regioni italiane, ma a distribuzione ancora incompletamente nota in quanto spesso confusa con specie affini. Cresce in boschi chiusi, nelle fasce collinare e montana.
Etimologia: il nome generico, quello di una pianta citata da Dioscoride, è di etimologia incerta; il nome specifico si riferisce all'aspetto esile dei fusti.
Descrizione: pianta con rizoma breve e fusto esile, alto 15-45 cm, leggermente pubescente in alto. Foglie in numero di 2-5, aperte e ricurve, le inferiori ovate, le superiori lanceolate. Brattee fiorali lanceolate, l'inferiore più lunga del fiore (fino a 3,5 cm). Infiorescenza unilaterale, lassa, con pochi fiori piccoli, spesso semichiusi, di color verde pallido. Tepali esterni ovato-lanceolati, quelli interni un po' più larghi e brevi. Labello diviso da una strozzatura in una parte posteriore (ipochilo) e una parte anteriore (epichilo). Ipochilo poco nettarifero, bruno o rosso scuro all'interno. Epichilo triangolare, bianco-verdastro o rosato, con apice piegato all'indietro e base munita di due gibbe evidenti. Ovario glabro, con pedicello molto breve, verde-giallastro.
Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
Foto di: Daniele Doro
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