Ofride incubacea
Ophrys incubacea Bianca
Sinonimi: Ophrys atrata Lindl.; Ophrys incubacea Bianca var. septentrionalis Perazza & R.Lorenz
C (Comune)
L'ofride incubacea è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, diffusa dal Portogallo all'Albania; in Italia è presente in tutte le regioni ad eccezione di Val d'Aosta, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, ma soprattutto nelle aree tirreniche-liguri.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico deriva probabilmente dal basso latino ‘incubus' (associato al buio notturno), in riferimento al labello molto scuro.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta e slanciata, alta fino 50 cm, con fusto flessuoso e infiorescenza lassa portante 3-8 fiori medio-grandi. Tepali esterni ovato-lanceolati, verdi; tepali interni grandi, più scuri di quelli esterni, verdi, marrone-verdastri o bruno-rossastri, di colore più intenso sui bordi ondulati. Labello intero, ovoide-orbicolare, diretto in avanti, da bruno scuro a nerastro, con i bordi ripiegati e pelosità marginale molto sviluppata; gibbosità ben evidenti, glabre all'interno e pelose all'esterno; campo basale concolore al labello; macula formata da due bande parallele allungate, di color bluastro o grigio brillante, con ramificazioni che arrivano intorno alla cavità stimmatica; appendice ridottissima, inserita in una scanalatura piccola ma netta. Cavità stimmatica molto stretta alla base, con fondo ornato da una macchia bianca, parete esterna bianca, molto contrastata; pseudo-occhi piccoli, spesso neri, bordati esteriormente di blu o bianco; logge polliniche spesso di color rossiccio; rostro del ginostemio corto e acuto. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: marzo- -maggio.
Foto di: Antonio Antonucci
Sinonimi: Ophrys atrata Lindl.; Ophrys incubacea Bianca var. septentrionalis Perazza & R.Lorenz
C (Comune)
L'ofride incubacea è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, diffusa dal Portogallo all'Albania; in Italia è presente in tutte le regioni ad eccezione di Val d'Aosta, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, ma soprattutto nelle aree tirreniche-liguri.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico deriva probabilmente dal basso latino ‘incubus' (associato al buio notturno), in riferimento al labello molto scuro.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta e slanciata, alta fino 50 cm, con fusto flessuoso e infiorescenza lassa portante 3-8 fiori medio-grandi. Tepali esterni ovato-lanceolati, verdi; tepali interni grandi, più scuri di quelli esterni, verdi, marrone-verdastri o bruno-rossastri, di colore più intenso sui bordi ondulati. Labello intero, ovoide-orbicolare, diretto in avanti, da bruno scuro a nerastro, con i bordi ripiegati e pelosità marginale molto sviluppata; gibbosità ben evidenti, glabre all'interno e pelose all'esterno; campo basale concolore al labello; macula formata da due bande parallele allungate, di color bluastro o grigio brillante, con ramificazioni che arrivano intorno alla cavità stimmatica; appendice ridottissima, inserita in una scanalatura piccola ma netta. Cavità stimmatica molto stretta alla base, con fondo ornato da una macchia bianca, parete esterna bianca, molto contrastata; pseudo-occhi piccoli, spesso neri, bordati esteriormente di blu o bianco; logge polliniche spesso di color rossiccio; rostro del ginostemio corto e acuto. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: marzo- -maggio.
Foto di: Antonio Antonucci
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