Ofride di Lacaita
Ophrys lacaitae Lojac.
RR (Rarissima)
L'ofride di Lacaita è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, diffusa soprattutto nell'Italia meridionale e segnalata anche a Malta e in Dalmazia. Cresce in praterie aride, incolti, garighe e radure boschive, fino a 1000 m circa.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da quello di una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello, la specie è dedicata al botanico Charles Carmichael Lacaita (1853-1933), inglese di famiglia italiana che visse a lungo ad Amalfi.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, slanciata e alta fino a 40 cm. Infiorescenza lassa, con 3-10 fiori grandi. Tepali esterni verde-biancastri con venature verdi; tepali interni molto brevi, triangolari, dello stesso colore degli esterni ma spesso con sfumature rosa o gialle. Labello di color giallo zolfo, ampio, a losanga trapezoidale, convesso alla base e con piegatura centrale, peloso lateralmente nella parte basale, con gibbosità appena accennate e campo basale piccolo, marrone. Macula piccola, basale, con disegni variabili, circondata da un'area marrone più o meno ampia. Apicolo eretto, ben sviluppato. Cavità stimmatica stretta alla base. Ginostemio corto e strettamente appuntito, formante un angolo acuto col labello. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno (-luglio).
L'ofride di Lacaita è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, diffusa soprattutto nell'Italia meridionale e segnalata anche a Malta e in Dalmazia. Cresce in praterie aride, incolti, garighe e radure boschive, fino a 1000 m circa.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da quello di una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello, la specie è dedicata al botanico Charles Carmichael Lacaita (1853-1933), inglese di famiglia italiana che visse a lungo ad Amalfi.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, slanciata e alta fino a 40 cm. Infiorescenza lassa, con 3-10 fiori grandi. Tepali esterni verde-biancastri con venature verdi; tepali interni molto brevi, triangolari, dello stesso colore degli esterni ma spesso con sfumature rosa o gialle. Labello di color giallo zolfo, ampio, a losanga trapezoidale, convesso alla base e con piegatura centrale, peloso lateralmente nella parte basale, con gibbosità appena accennate e campo basale piccolo, marrone. Macula piccola, basale, con disegni variabili, circondata da un'area marrone più o meno ampia. Apicolo eretto, ben sviluppato. Cavità stimmatica stretta alla base. Ginostemio corto e strettamente appuntito, formante un angolo acuto col labello. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno (-luglio).
FOto di: Antonio Antonucci
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