Ofride calabrese
Ophrys brutia P.Delforge
Sinonimi: Ophrys incubacea Bianca subsp. brutia (P.Delforge) Kreutz
PC (Poco comune)
L'ofride calabrese è una specie già considerata endemismo calabro-lucano, poi accertata per molte regioni del Centro-Sud, a Nord fino all'Umbria. Cresce in prati aridi, ai bordi delle strade, in garighe e cespuglieti, su terreni calcarei o marnosi, fino a 1400 m s.l.m.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico deriva dall'antico nome della Calabria (Bruttium).
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta, slanciata, alta fino a 50 cmcon fiori piuttosto grandi. Tepali esterni per lo più verdi, a volte bianchiovato-lanceolati; tepali interni grandi, verde-brunastri (a volte rosa scuri), più scuri sui margini ondulati; labello intero, più o meno ovale, bruno o nerastro, con gibbosità assenti o solo accennate e pelosità marginale abbondante e disordinata; macula grande; campo basale più chiaro del labello; pseudo-occhi verdastri;apicolo minuscolo o assente. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Foto di: R. Romolini
Sinonimi: Ophrys incubacea Bianca subsp. brutia (P.Delforge) Kreutz
PC (Poco comune)
L'ofride calabrese è una specie già considerata endemismo calabro-lucano, poi accertata per molte regioni del Centro-Sud, a Nord fino all'Umbria. Cresce in prati aridi, ai bordi delle strade, in garighe e cespuglieti, su terreni calcarei o marnosi, fino a 1400 m s.l.m.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico deriva dall'antico nome della Calabria (Bruttium).
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta, slanciata, alta fino a 50 cmcon fiori piuttosto grandi. Tepali esterni per lo più verdi, a volte bianchiovato-lanceolati; tepali interni grandi, verde-brunastri (a volte rosa scuri), più scuri sui margini ondulati; labello intero, più o meno ovale, bruno o nerastro, con gibbosità assenti o solo accennate e pelosità marginale abbondante e disordinata; macula grande; campo basale più chiaro del labello; pseudo-occhi verdastri;apicolo minuscolo o assente. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Foto di: R. Romolini
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