San Pietro del Morrone
Dove si trova
Morrone, a circa 1379 m. s.l.m. Sulmona L'Aquila Abruzzo Telefono: 086441304 E-mail: pacentro@parcomajella.it |
Come si raggiunge
Dalla Badia Morronese, sede operativa del Parco Nazionale della Maiella, proseguire, in macchina, verso l'Eremo di Sant'Onofrio al Morrone. Poco prima di giungere al parcheggio per la salita verso l'Eremo di Sant'Onofrio, si troverà sulla destra l'indicazione del sentiero S (sentiero della Spirito) con indicazione per San Pietro del Morrone. Parcheggiare la macchina e proseguire a piedi. |
Piccolo edificio a pianta rettangolare costituita da un'unica navata sormontata da una volta a botte abbastanza integra, nonostante nel tempo sia stata interessata da piccoli crolli.
Al di sopra del piccolo altarino si apre una finestrella a strombo, mentre sulla parete destra è collocata una profonda nicchia. Internamente non vi sono tracce di decorazione.
Sul lato sinistro era stato realizzato un secondo ingresso, oggi murato. Esternamente non vi sono tracce di murature che possano testimoniare la presenza di strutture abitative, anche se è possibile ipotizzarne l’esistenza in passato.
La chiesa di S. Croce del Morrone – detta anche “eremo di S. Pietro” – esisteva già nel secolo XII e dipendeva dal vescovo di Sulmona. Un secolo più tardi, al momento del suo arrivo nei pressi di Sulmona, fra Pietro del Morrone la restaurò ed adattò alle proprie esigenze di vita eremitica.
Catania (moglie del notaio Giovanni di Riccardo e figlia di maestro Benedetto, medico di Sulmona) e sua cognata Gemma (moglie di Panfilo di Riccardo), al “Processo di canonizzazione”, testimoniarono che tra i luoghi religiosi costruiti o restaurati da fra Pietro c’era anche il “luogo di S. Croce del Morrone”.
Dal Trecento in poi se ne perdono le tracce nelle fonti; probabilmente a causa della sua ubicazione montana venne abbandonato o utilizzato in modo saltuario. Fu definitivamente soppresso nel 1807 insieme all’abbazia di S. Spirito di Sulmona di cui era una dipendenza.
Al di sopra del piccolo altarino si apre una finestrella a strombo, mentre sulla parete destra è collocata una profonda nicchia. Internamente non vi sono tracce di decorazione.
Sul lato sinistro era stato realizzato un secondo ingresso, oggi murato. Esternamente non vi sono tracce di murature che possano testimoniare la presenza di strutture abitative, anche se è possibile ipotizzarne l’esistenza in passato.
La chiesa di S. Croce del Morrone – detta anche “eremo di S. Pietro” – esisteva già nel secolo XII e dipendeva dal vescovo di Sulmona. Un secolo più tardi, al momento del suo arrivo nei pressi di Sulmona, fra Pietro del Morrone la restaurò ed adattò alle proprie esigenze di vita eremitica.
Catania (moglie del notaio Giovanni di Riccardo e figlia di maestro Benedetto, medico di Sulmona) e sua cognata Gemma (moglie di Panfilo di Riccardo), al “Processo di canonizzazione”, testimoniarono che tra i luoghi religiosi costruiti o restaurati da fra Pietro c’era anche il “luogo di S. Croce del Morrone”.
Dal Trecento in poi se ne perdono le tracce nelle fonti; probabilmente a causa della sua ubicazione montana venne abbandonato o utilizzato in modo saltuario. Fu definitivamente soppresso nel 1807 insieme all’abbazia di S. Spirito di Sulmona di cui era una dipendenza.
[] []
[]
[]
[]
[]
[]
[]