Madonna della Mazza
Dove si trova
Valle della Madonna, a circa 1020 m s.l.m. Pretoro Chieti Abruzzo Telefono: 0871898143 E-mail: pretoro@parcomajella.it |
Come si raggiunge
La struttura si raggiunge comodamente in auto, oppure seguendo nella rete sentiristica del Parco il Sentiero E4 |
Distinta in due ambienti: romitorio, su due piani, e chiesa a navata unica sulla cui facciata c’è un portale di stile romanico, privo di archivolto, con colonne tortili terminanti in capitelli dai motivi floreali.
Nella parte alta della facciata è un coronamento ad archetti pensili, che prosegue con alcune interruzioni lungo il lato rivolto a monte.
Su questo lato sono presenti in alto quattro finestre a strombo, mentre una quinta si trova sull’abside; nella parte bassa è invece visibile un portale, oggi murato, che costituiva il secondo accesso alla chiesa. Il portale laterale è costituito del solo architrave, il cui fregio mostra una ricca ornamentazione. L’interno presenta sul fondo, orientato verso la parete rivolta a valle, un grande arco oggi murato, che forse costituiva l’antico accesso alla zona del romitorio. Sull’altare si trova la statua lignea quattrocentesca da cui il complesso prende il nome: si tratta di una Madonna con bambino che reca nella mano destra lo scettro (mazza).
Chiamata anticamente S. Maria del Monte e attestata per la prima volta negli anni 1324/25. La struttura era adibita a chiesa ed a romitorio: in un documento del 1568 è scritto S. Maria de Monte: Ubi manca romito. Nel 1838 la chiesa è ridotta in macerie a causa di eventi sismici e per l’abbandono degli eremiti. Nel 1843 i fedeli poterono rientrare nell’edificio sacro completamente restaurato assieme al romitorio. Da quella data continua la tradizione di riportare in paese la statua della Madonna prelevata dalla chiesa l’ultima domenica di aprile e riposta nell’originaria sede la prima domenica di luglio. La tradizione vuole che un 2 luglio nevicò e fu impedito lo svolgimento della processione. La Madonna, però, tornò a piedi nottetempo in montagna.
Nella parte alta della facciata è un coronamento ad archetti pensili, che prosegue con alcune interruzioni lungo il lato rivolto a monte.
Su questo lato sono presenti in alto quattro finestre a strombo, mentre una quinta si trova sull’abside; nella parte bassa è invece visibile un portale, oggi murato, che costituiva il secondo accesso alla chiesa. Il portale laterale è costituito del solo architrave, il cui fregio mostra una ricca ornamentazione. L’interno presenta sul fondo, orientato verso la parete rivolta a valle, un grande arco oggi murato, che forse costituiva l’antico accesso alla zona del romitorio. Sull’altare si trova la statua lignea quattrocentesca da cui il complesso prende il nome: si tratta di una Madonna con bambino che reca nella mano destra lo scettro (mazza).
Chiamata anticamente S. Maria del Monte e attestata per la prima volta negli anni 1324/25. La struttura era adibita a chiesa ed a romitorio: in un documento del 1568 è scritto S. Maria de Monte: Ubi manca romito. Nel 1838 la chiesa è ridotta in macerie a causa di eventi sismici e per l’abbandono degli eremiti. Nel 1843 i fedeli poterono rientrare nell’edificio sacro completamente restaurato assieme al romitorio. Da quella data continua la tradizione di riportare in paese la statua della Madonna prelevata dalla chiesa l’ultima domenica di aprile e riposta nell’originaria sede la prima domenica di luglio. La tradizione vuole che un 2 luglio nevicò e fu impedito lo svolgimento della processione. La Madonna, però, tornò a piedi nottetempo in montagna.
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