La grotta Nera
Concrezioni rare e uniche che donano candide atmosfere lunari
E' situata sul versante orientale della Majella a circa 1.400 m di quota nel territorio di Pennapiedimonte. E' una grotta molto interessante caratterizzata da concrezioni peculiari formate con intermediazione biologica, morbide e intrise d'acqua: i rari depositi bianco avorio di “latte di monte”. Questa concrezione genera stalattiti chiamate “tray” che, insieme alle stalagmiti e alle perle di grotta, caratterizzano l'intera cavità. Numerosi di questi speleotemi pendono dal tetto e dalle pareti della grotta, mostrando un andamento obliquo, non verticale. I “tray” della Grotta Nera sono i più grandi mai descritti in Italia; essi si allargano in modo asimmetrico alla base e sono simili a lingue. Per queste sue peculiarità la grotta è inclusa nella lista dei geositi internazionali del Parco. A sviluppo orizzontale e lunga 110 m, la cavità è fortemente condizionata da una serie di faglie, orientate in modo diverso. Una di queste controlla la forma dell'ambiente dove crescono gli speleotemi di “latte di monte” e il suo piano è chiaramente osservabile; diverse radici pendono dal piano di faglia dimostrando che il soffitto della grotta è relativamente sottile. L'eccezionalità delle concrezioni di “latte di monte” è probabilmente dovuta al particolare microclima del vallone dov'è collocata la grotta, riccamente vegetato, e alla quota. La temperatura interna è variabile a seconda di dove ci si trova nella grotta, fra i 12 e i 22°C in autunno.
[] []
[]
[]
[]
[]
[]
[]