Serapide minore
Serapias parviflora Parl.
Sinonimi: Serapias elongata Tod.; S. occultata J. Gay ex Willk.
PC (Poco comune)
La serapide minore è una specie strettamente mediterranea con baricentro occidentale, presente in Liguria, Emilia-Romagna ed in tutte le regioni dell’Italia centrale, meridionale e insulare. Cresce in prati e pascoli su suolo asciutto o umido almeno in inverno, fino ai 1200 m circa.
Etimologia: il nome generico, adottato da Dioscoride e Plinio per indicare alcune orchidee, deriva da Serapide, dio egizio della fertilità, quello specifico si riferisce alle piccole dimensioni dei fiori rispetto a quelli di altre specie congeneri.
Descrizione: pianta con rizotuberi ovoidi, talora lungamente peduncolati, alta 10-40 cm, con fusto spesso screziato di rosso alla base. Foglie in numero di 4-10, strette e canalicolate, semierette, le inferiori più grandi, le superiori abbraccianti il fusto, spesso venate di rosso alla base. Brattee fiorali più lunghe dell’ovario, concolori ai tepali esterni e con le stesse nervature più scure, lunghe circa quanto il casco. Infiorescenza dapprima compatta, poi allungata e lassa, con 3-9 fiori piccoli, appressati al fusto, spesso chiusi. Perianzio grigio-argenteo con nervature bruno-rossastre; tepali con base a goccia allungata verso la sommità affilata; tepali esterni ovato-lanceolati, riuniti a formare un casco stretto, appuntito, con bordi saldati ai tepali interni nascosti entro il casco, questi a base subrotonda con apici filiformi. Labello di colore variabile dal bruno chiaro al bruno-rossiccio, trilobo con 2 callosità lamellari nettamente separate alla base, brevi, lucide, violaceo-porporine. Parte posteriore del labello (ipochilo) stretta, con pelosità centrale sparsa e rasa, racchiusa entro il casco col quale forma una specie di tubo insieme ai lobi laterali. Parte anteriore (epichilo) stretta e corta (max. 5 × 10 mm), formata dal lobo mediano pendulo o ripiegato all’indietro, a forma di lingua.
Sperone assente, ovario sessile non ritorto. È l’unica orchidea del genere i cui fiori si autoimpollinano prima dell’antesi.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sinonimi: Serapias elongata Tod.; S. occultata J. Gay ex Willk.
PC (Poco comune)
La serapide minore è una specie strettamente mediterranea con baricentro occidentale, presente in Liguria, Emilia-Romagna ed in tutte le regioni dell’Italia centrale, meridionale e insulare. Cresce in prati e pascoli su suolo asciutto o umido almeno in inverno, fino ai 1200 m circa.
Etimologia: il nome generico, adottato da Dioscoride e Plinio per indicare alcune orchidee, deriva da Serapide, dio egizio della fertilità, quello specifico si riferisce alle piccole dimensioni dei fiori rispetto a quelli di altre specie congeneri.
Descrizione: pianta con rizotuberi ovoidi, talora lungamente peduncolati, alta 10-40 cm, con fusto spesso screziato di rosso alla base. Foglie in numero di 4-10, strette e canalicolate, semierette, le inferiori più grandi, le superiori abbraccianti il fusto, spesso venate di rosso alla base. Brattee fiorali più lunghe dell’ovario, concolori ai tepali esterni e con le stesse nervature più scure, lunghe circa quanto il casco. Infiorescenza dapprima compatta, poi allungata e lassa, con 3-9 fiori piccoli, appressati al fusto, spesso chiusi. Perianzio grigio-argenteo con nervature bruno-rossastre; tepali con base a goccia allungata verso la sommità affilata; tepali esterni ovato-lanceolati, riuniti a formare un casco stretto, appuntito, con bordi saldati ai tepali interni nascosti entro il casco, questi a base subrotonda con apici filiformi. Labello di colore variabile dal bruno chiaro al bruno-rossiccio, trilobo con 2 callosità lamellari nettamente separate alla base, brevi, lucide, violaceo-porporine. Parte posteriore del labello (ipochilo) stretta, con pelosità centrale sparsa e rasa, racchiusa entro il casco col quale forma una specie di tubo insieme ai lobi laterali. Parte anteriore (epichilo) stretta e corta (max. 5 × 10 mm), formata dal lobo mediano pendulo o ripiegato all’indietro, a forma di lingua.
Sperone assente, ovario sessile non ritorto. È l’unica orchidea del genere i cui fiori si autoimpollinano prima dell’antesi.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Foto di: Antonio Antonucci
[] []
[]
[]
[]