Serapide cuoriforme
Serapias cordigera L. subsp. cordigera
RR (Rarissima)
La serapide cuoriforme è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, presente in quasi tutte le regioni d'Italia (manca in quelle del Nord-Est e in Valle d'Aosta, e non è stata ritrovata da lungo tempo in Lombardia).
Cresce in prati e cespuglieti su più o meno umidi e substrati a buona ritenzione idrica quali ergille, marne e calcari marnosi, fino a oltre 1000 m, con optimum nella fascia collinare.
Etimologia: il nome generico, adottato da Dioscoride e Plinio per indicare alcune orchidee, deriva da Serapide, dio egizio della fertilità; il nome specifico si riferisce al labello cuoriforme.
Descrizione: pianta con 2-5 rizotuberi ovoidi, i più giovani con lungo peduncolo, alta 15-45 cm, con base del fusto e foglie macchiati di rosso. Foglie in numero di 4-9, lineari-lanceolate, arcuate, le inferiori più grandi, le superiori abbraccianti il fusto e bratteiformi. Brattee fiorali più lunghe dell'ovario e poco più brevi del casco, concolori ai tepali esterni e con le stesse nervature scure.
Infiorescenza corta e densa, ovoide, con 4-10 fiori grandi, allogami. Tepali esterni ovato-lanceolati, riuniti in casco chiuso fino agli apici acuminati, con bordi più o meno saldati ai tepali interni, questi ultimi a base subrotonda con apici filiformi, nascosti entro il casco. Labello trilobo, diviso in una parte posteriore (ipochilo) ed una anteriore (epichilo). Ipochilo racchiuso nel casco tepalico, col quale forma una specie di tubo insieme ai lobi laterali leggermente sporgenti, con 2 callosità lamellari divergenti a V purpureo-nerastre. Epichilo formato dal lobo mediano pendulo o ripiegato all'indietro, a forma di lingua cuoriforme, di 20-30 mm x 16-23 mm, rosso-bruno, con nervature evidenti e pelosità scura soprattutto al centro. Sperone assente, ovario sessile non ritorto.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Foto di: Antonio Antonucci
RR (Rarissima)
La serapide cuoriforme è una specie a distribuzione strettamente mediterranea, presente in quasi tutte le regioni d'Italia (manca in quelle del Nord-Est e in Valle d'Aosta, e non è stata ritrovata da lungo tempo in Lombardia).
Cresce in prati e cespuglieti su più o meno umidi e substrati a buona ritenzione idrica quali ergille, marne e calcari marnosi, fino a oltre 1000 m, con optimum nella fascia collinare.
Etimologia: il nome generico, adottato da Dioscoride e Plinio per indicare alcune orchidee, deriva da Serapide, dio egizio della fertilità; il nome specifico si riferisce al labello cuoriforme.
Descrizione: pianta con 2-5 rizotuberi ovoidi, i più giovani con lungo peduncolo, alta 15-45 cm, con base del fusto e foglie macchiati di rosso. Foglie in numero di 4-9, lineari-lanceolate, arcuate, le inferiori più grandi, le superiori abbraccianti il fusto e bratteiformi. Brattee fiorali più lunghe dell'ovario e poco più brevi del casco, concolori ai tepali esterni e con le stesse nervature scure.
Infiorescenza corta e densa, ovoide, con 4-10 fiori grandi, allogami. Tepali esterni ovato-lanceolati, riuniti in casco chiuso fino agli apici acuminati, con bordi più o meno saldati ai tepali interni, questi ultimi a base subrotonda con apici filiformi, nascosti entro il casco. Labello trilobo, diviso in una parte posteriore (ipochilo) ed una anteriore (epichilo). Ipochilo racchiuso nel casco tepalico, col quale forma una specie di tubo insieme ai lobi laterali leggermente sporgenti, con 2 callosità lamellari divergenti a V purpureo-nerastre. Epichilo formato dal lobo mediano pendulo o ripiegato all'indietro, a forma di lingua cuoriforme, di 20-30 mm x 16-23 mm, rosso-bruno, con nervature evidenti e pelosità scura soprattutto al centro. Sperone assente, ovario sessile non ritorto.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Foto di: Antonio Antonucci
[] []
[]
[]
[]