Orchidea maschio
Orchis mascula (L.) L. subsp. speciosa (Mutel) Hegi
Sinonimi: Orchis mascula (L.) L. subsp. signifera (Vest.) Soó; Orchis ovalis F.W.Schmidt; Orchis signifera Vest
PC (Poco comune)
L'orchidea maschio è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente, con diverse sottospecie, in tutte le regioni d'Italia; la subsp. speciosa è presente in Campania e nelle regioni centro-settentrionali ad eccezione delle Marche. Nel Parco è stata segnalata anche la subspecie nominale, ma la sua presenza è dubbia.
Cresce in praterie mesofile, arbusteti, boschi radi e loro margini, e, con optimum nella fascia montana. Etimologia: il nome generico in greco significa ‘testicoli', alludendo ai due tuberi appaiati di grandezza diversa; il nome specifico, dal latino ‘masculus' (maschio), farebbe riferimento all'aspetto robusto della pian o allo sperone ascendente; il nome della sottospecie significa ‘appariscente'.
Descrizione: pianta alta fino a più di 60 cm, con fusto robusto, arrossato in alto. Foglie basali oblungo-lanceolate, spesso macchiate di rosso bruno, le cauline minori, erette. Brattee fiorali violacee, lunghe circa quanto l'ovario. Infiorescenza cilindrica, densa, con fiori da porporini a violacei (raramente rosa o biancastri). Tepali esterni laterali esterni lungamente acuminati e ricurvi, labello con lobo centrale ben più lungo di quelli laterali (in Italia sono frequenti le forme intermedie) ad area centrale chiara con macchie porporine. Sperone un po' più sviluppato dell'ovario. Rispetto alla sottospecie nominale, questa ha fiori più grandi.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio
Foto di: Sarah Gregg
Sinonimi: Orchis mascula (L.) L. subsp. signifera (Vest.) Soó; Orchis ovalis F.W.Schmidt; Orchis signifera Vest
PC (Poco comune)
L'orchidea maschio è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente, con diverse sottospecie, in tutte le regioni d'Italia; la subsp. speciosa è presente in Campania e nelle regioni centro-settentrionali ad eccezione delle Marche. Nel Parco è stata segnalata anche la subspecie nominale, ma la sua presenza è dubbia.
Cresce in praterie mesofile, arbusteti, boschi radi e loro margini, e, con optimum nella fascia montana. Etimologia: il nome generico in greco significa ‘testicoli', alludendo ai due tuberi appaiati di grandezza diversa; il nome specifico, dal latino ‘masculus' (maschio), farebbe riferimento all'aspetto robusto della pian o allo sperone ascendente; il nome della sottospecie significa ‘appariscente'.
Descrizione: pianta alta fino a più di 60 cm, con fusto robusto, arrossato in alto. Foglie basali oblungo-lanceolate, spesso macchiate di rosso bruno, le cauline minori, erette. Brattee fiorali violacee, lunghe circa quanto l'ovario. Infiorescenza cilindrica, densa, con fiori da porporini a violacei (raramente rosa o biancastri). Tepali esterni laterali esterni lungamente acuminati e ricurvi, labello con lobo centrale ben più lungo di quelli laterali (in Italia sono frequenti le forme intermedie) ad area centrale chiara con macchie porporine. Sperone un po' più sviluppato dell'ovario. Rispetto alla sottospecie nominale, questa ha fiori più grandi.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio
Foto di: Sarah Gregg
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