Ofride del promontorio
Ophrys promontorii O.Danesch & E.Danesch
PC (Poco comune)
L'ofride del promontorio è un endemismo dell'Italia centro-meridionale presente in Puglia, Basso Lazio, Campania settentrionale, Abruzzo e Molise. Cresce pascoli aridi, garighe e boschi aperti su suoli calcarei, fino a 1400 m circa.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico si riferisce al Promontorio del Gargano, dove la specie fu originariamente dscritta.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta, alta fino a 30 cm. Foglie in gran parte disposte in rosetta basale, spesso secche alla fioritura. Brattee più lunghe dell'ovario, le inferiori più lunghe dell'intero fiore. Infiorescenza (sub)lassa e allungata, con 4-14 fiori. Tepali esterni grandi, verdi, talvolta sfumati di rosa; tepali interni grandi, più larghi degli esterni e altrettanto lunghi, con margini ondulati e cigliati, da verdi a giallastri a rossastri, più scuri degli esterni. Labello intero, scuro, ellittico e allungato, con una densa pelosità scura marginale e gibbosità ben evidenti; macula in genere formate da due piccole aree quadrangolari o ellittiche, azzurre, spesso unite a formare una V rovesciata (tipo occhiali); apicolo piccolo ma evidente, triangolare; cavità stigmatica molto larga, pseudo-occhi non sempre evidenti;; ginostemio ad angolo retto col labello;. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio (-giugno).
PC (Poco comune)
L'ofride del promontorio è un endemismo dell'Italia centro-meridionale presente in Puglia, Basso Lazio, Campania settentrionale, Abruzzo e Molise. Cresce pascoli aridi, garighe e boschi aperti su suoli calcarei, fino a 1400 m circa.
Etimologia: il nome generico in greco significa ‘sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, o per la pelosità del labello; il nome specifico si riferisce al Promontorio del Gargano, dove la specie fu originariamente dscritta.
Descrizione: pianta con 2 (-3) tubercoli ovoidi, robusta, alta fino a 30 cm. Foglie in gran parte disposte in rosetta basale, spesso secche alla fioritura. Brattee più lunghe dell'ovario, le inferiori più lunghe dell'intero fiore. Infiorescenza (sub)lassa e allungata, con 4-14 fiori. Tepali esterni grandi, verdi, talvolta sfumati di rosa; tepali interni grandi, più larghi degli esterni e altrettanto lunghi, con margini ondulati e cigliati, da verdi a giallastri a rossastri, più scuri degli esterni. Labello intero, scuro, ellittico e allungato, con una densa pelosità scura marginale e gibbosità ben evidenti; macula in genere formate da due piccole aree quadrangolari o ellittiche, azzurre, spesso unite a formare una V rovesciata (tipo occhiali); apicolo piccolo ma evidente, triangolare; cavità stigmatica molto larga, pseudo-occhi non sempre evidenti;; ginostemio ad angolo retto col labello;. Sperone assente, ovario non ritorto, glabro e sessile.
Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio (-giugno).
Foto di: Antonio Antonucci
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