Tavola dei briganti
Dove si trova
a meno di un’ora di cammino dal Colle del Blockhaus in direzione del Monte Focalone, sullo spartiacque tra la valle dell’Orfento e il vallone di Selvaromana.
Curiosità
La più nota delle scritte attribuita ai briganti recita "nel 1820 nacque Vittorio Emanuele II re d'Italia. Prima era il regno dei fiori ora è il regno della miseria".
Informazioni per la visita
La Maiella, con i suoi paesaggi suggestivi e la sua storia avvincente, nasconde tra le sue vette un luogo particolare: la Tavola dei Briganti. Questo ampio lastricato di rocce incise si trova ai piedi di Monte Cavallo, di fronte al maestoso Monte Focalone e all'abisso della valle dell'Orfento.
Le rocce di questo luogo raccontano storie antiche: qui pastori e briganti hanno lasciato incisi i loro nomi e i loro pensieri.
Attraverso scritte semplici, hanno consegnato all'eternità della pietra non solo i propri nomi e il paese di provenienza, ma anche gli sfoghi per le difficoltà della loro vita di poveri pastori.
Non è raro trovare simili testimonianze pastorali anche in altre zone sommitali della Maiella, ma è proprio alla Tavola dei Briganti che la tradizione narra di riunioni decisive.
Non è raro trovare simili testimonianze pastorali anche in altre zone sommitali della Maiella, ma è proprio alla Tavola dei Briganti che la tradizione narra di riunioni decisive.
Qui, infatti, i briganti ottocenteschi si riunivano per pianificare azioni e persino omicidi.
Questo luogo intriso di storia si trova lungo il Sentiero del Parco (P), a poche centinaia di metri prima di raggiungere la fontanella alla Selletta Acquaviva.
Un tassello prezioso nel mosaico di leggende e tradizioni che rendono la Maiella un luogo unico e affascinante da esplorare.
Un tassello prezioso nel mosaico di leggende e tradizioni che rendono la Maiella un luogo unico e affascinante da esplorare.
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