Sant'Onofrio a Serramonacesca
Dove si trova
Fosso di S. Onofrio, a circa 725 m s.l.m. Serramonacesca Pescara Abruzzo Telefono: +39 328 771 0754 E-mail: serramonacesca@parcomajella.it |
Come si raggiunge
Dal Comune di Serramonacesca proseguire per il Monastero di S. Liberatore a Majella. Girare in contrada Brecciarola. Parcheggiare l'auto e seguire il sentiero S (sentiero dello Spirito) per raggiungere l'Eremo. |
Posizionato sotto a un masso roccioso, è organizzato su due livelli ed è composto dalla chiesa e dalla parte abitativa.
La chiesa, ricostruita nel 1948, doveva essere più piccola e bassa: sopra l’altare è presente una nicchia con la statua di Sant’Onofrio, coperto dalla sola barba e dai lunghi capelli bianchi.
Da due piccole porte ai lati dell’altare si accede ad un ambiente scavato nella roccia dove si trova la Culla di Sant’Onofrio, un giaciglio ricavato nella rupe, secondo la tradizione luogo di riposo del santo, oggi oggetto del rito dello strofinamento; da qui si accede a una grotta che mano a mano si restringe in un cunicolo inesplorato.
Alla sinistra dell’altare si apre un arco attraverso il quale si accede ad altri ambienti, i quali dovevano costituire, insieme al piano sottostante e alla stanza dietro l’altare, il nucleo primitivo dell’Eremo.
Nella parte sottostante si trovano due locali con volte a botte.
La chiesa, ricostruita nel 1948, doveva essere più piccola e bassa: sopra l’altare è presente una nicchia con la statua di Sant’Onofrio, coperto dalla sola barba e dai lunghi capelli bianchi.
Da due piccole porte ai lati dell’altare si accede ad un ambiente scavato nella roccia dove si trova la Culla di Sant’Onofrio, un giaciglio ricavato nella rupe, secondo la tradizione luogo di riposo del santo, oggi oggetto del rito dello strofinamento; da qui si accede a una grotta che mano a mano si restringe in un cunicolo inesplorato.
Alla sinistra dell’altare si apre un arco attraverso il quale si accede ad altri ambienti, i quali dovevano costituire, insieme al piano sottostante e alla stanza dietro l’altare, il nucleo primitivo dell’Eremo.
Nella parte sottostante si trovano due locali con volte a botte.
È probabile che la sua origine sia legata al monastero di S. Liberatore a Maiella. La grotta costituì, forse, un luogo di ritiro e di preghiera, in seguito utilizzato per attività agro-pastorali.
L’eremo sorge nei pressi di un crinale per il cui possesso ci furono contese giuridiche tra i monaci ed i paesi vicini. La sera dell’11 Giugno gli abitanti di Serramonacesca espongono una croce illuminata con materiale bituminoso (Fuoco di Sant’Onofrio) e il 12 mattina, festa del santo, raggiungono l’eremo per partecipare alla messa e alla processione con la copia della statua del santo poiché secondo la tradizione essa in passato, lasciata nella chiesa del paese durante la notte dell’11, ritornò da sola nell’eremo. In questo luogo il pellegrino pratica il rito dello strofinamento sulla pietra con funzioni taumaturgiche.
L’eremo sorge nei pressi di un crinale per il cui possesso ci furono contese giuridiche tra i monaci ed i paesi vicini. La sera dell’11 Giugno gli abitanti di Serramonacesca espongono una croce illuminata con materiale bituminoso (Fuoco di Sant’Onofrio) e il 12 mattina, festa del santo, raggiungono l’eremo per partecipare alla messa e alla processione con la copia della statua del santo poiché secondo la tradizione essa in passato, lasciata nella chiesa del paese durante la notte dell’11, ritornò da sola nell’eremo. In questo luogo il pellegrino pratica il rito dello strofinamento sulla pietra con funzioni taumaturgiche.
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