Salamandrina settentrionale o salamandrina di savi
Salamandrina perspicillata (Savi, 1821)
Questo piccolo ed esile anfibio appartiene ad un genere presente esclusivamente in Italia, dove occupa prevalentemente i territori appenninici con estensione predominante lungo la costa tirrenica. Se disturbata può fingersi morta mettendo in atto un comportamento noto come tanatosi oppure solleva la coda verticalmente o la arrotola sul dorso, mostrando il vivace colore rosso delle parti ventrali, per disorientare i predatori. Frequenta zone boscose montane con fitto sottobosco, solitamente poste vicino a corsi d’acqua, più raramente in fontanili ed abbeveratoi in una fascia altimetrica compresa fra i 200 ed i 1300 metri di quota. Durante lo svernamento e l’estivazione si trattiene per lo più sotto terra, a volte a profondità superiori al metro, sotto pietre o legno marcescente.
La femmina depone le uova in primavera nei tratti di corsi d’acqua a corrente debole, in piccoli fossi, in pozze limpide anche temporanee. I maschi, una volta completata la metamorfosi conducono vita esclusivamente terragnola non facendo mai più ritorno all’ambiente acquatico. Le prime segnalazioni relative alle popolazioni adriatiche di Salamandrina di Savi sono state rilevate proprio nel territorio del Parco Nazionale della Majella intorno alla metà degli anni ’80. Nel settore nord del Parco è localizzata nella Valle dell’Orfento e sul versante orientale del Morrone. Lungo il versante orientale della Majella è invece presente in diverse valli fluviali mentre è diffusa in modo continuo nell’area dei Monti Pizzi.
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