Monitoraggio chirotteri
L’Ente Parco avvalendosi di ricercatori specializzati ha effettuato dal 2005 al 2010 un’attività d’indagine sui Chirotteri che costituivano una componente faunistica ancora poco nota ed allo stesso tempo di rilevante interesse conservazionistico.
Grazie a questi studi è stata evidenziata la presenza di 18 specie nel territorio del Parco, 10 delle quali risultavano non note prima di queste indagini. Sono state approfondite le conoscenze riguardo la distribuzione, l’identificazione dei rifugi e dei siti di alimentazione di tutte le specie riscontrate. L’indagine delle specie proprie dei boschi, eseguita con l’ausilio di una sofisticata metodologia AUTOBAT, ha permesso l’identificazione di specie precedentemente non censite come il Plecotus auritus e la conferma di altre specie come la Nottola di Leisler e grazie a questo metodo è stato osservato anche uno dei più rari mammiferi europei: Myotis bechsteinii.
Un aspetto particolare di questa indagine ha riguardato la colonia di chirotteri presente nell’Abbazia di Sulmona (Sede Operativa dell’Ente Parco) composta dalle specie Rhinolophus ferrumequinum e Myotis emarginatus, entrambe entità minacciate e di grande interesse ed elencate nell’allegato II della Direttiva Habitat 92/43.
La situazione costituisce un caso pressoché unico sul territorio italiano, tanto che è stato selezionato come riferimento nel recente volume, edito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare “Linee Guida sulla Tutela dei Chirotteri negli Edifici”.
Mediante un sistema audio-video tecnologicamente evoluto messo a punto ed installato nell’unico punto di ingresso/uscita della colonia grazie ad una collaborazione con il C.N.R. di Firenze, è stato possibile ottenere dati quanti-qualitativi della colonia, che risulta avere una dimensione stimata di circa 750/800 individui, dei quali 250 circa appartenenti a Rhinolophus ferrumequinum ed i restanti a Myotis emarginatus.
[] []
[]
[]
[]
[]
[]
[]