La Vipera dell'Orsini
Vipera ursinii (Bonaparte, 1835)
La Vipera di Orsini è una specie a distribuzione prevalentemente centro asiatica che in Italia è presente esclusivamente sui massicci montuosi più importanti dell’Appennino centrale. In particolare questa vipera è presente sui Monti Sibillini per l’Umbria e le Marche, sui Monti Reatini, Monti della Laga e Montagne della Duchessa per il Lazio e in Abruzzo sul gruppo montuoso del Velino, i Monti della Laga, i Monti del Gran Sasso d'Italia, Monte Feudo d’Ugni e Monte La Majelletta (Blockhaus), i Monti Marsicani e La Camosciara.
All’interno del territorio del Parco Nazionale della Majella è diffusa nell’area compresa tra la Montagna di Ugni, la Valle del Forcone e la zona della Majelletta-Blockhaus, dove frequenta le mughete più rade e praterie pietrose montane al di sopra dei 1500 m di quota, in particolare quelle caratterizzate da presenza di ginepri nani nei pressi dei quali la specie trova riparo da eventuali predatori ma anche copertura durante gli agguati alle sue prede. A causa dell’indole docile e poco aggressiva, ma anche del debole veleno, utilizzato per paralizzare gli ortotteri di cui quasi esclusivamente si nutre, è considerata la vipera meno pericolosa d’Europa e risulta totalmente innocua per l’uomo. Di dimensioni minori rispetto alla vipera comune, generalmente non superiori ai cinquanta cm, si riconosce da questa specie anche per avere una testa stretta, fortemente triangolare nella apside, e per la caratteristica colorazione del dorso costituita da una striscia zigzagante marrone scuro bordata di nero. È ritenuta una delle specie di serpente più minacciate in Europa e per questo è stata inclusa nell'Allegato II della Direttiva habitat 92/43 CEE dove sono state incluse specie la cui conservazione ha richiesto l’individuazione di aree di conservazione speciale.
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