Gole di San Martino
San Pietro
Fara San Martino
Chieti
Abruzzo
Telefono: +39 340 6807479
E-mail: farasanmartino@parcomajella.it
Interesse: geomorfologico, stratigrafico e archeologico
Descrizione: le Gole di San Martino si aprono con uno stretto passaggio dalle alte pareti rocciose sul versante orientale della Maiella, poco fuori l'abitato di Fara. Si tratta dell'inizio del vallone con caratteri di forra che conduce fino alla vetta più alta della Maiella, Monte Amaro (2793 m), e comprende i territori più selvaggi dell'intero massiccio con un percorso lungo 14 Km e un dislivello di 2300 m. Esso può essere diviso in tre parti: la Valle di S. Spirito, la valle di Macchia Lunga e la Val Cannella. Quest'ultima termina con un circo glaciale al cui centro si trova il rifugio Manzini. Secondo la tradizione popolare, queste suggestive gole, larghe appena 2 m e lunghe circa 30 m, furono aperte da San Martino con la forza delle braccia per consentire alla popolazione farese di accedere più velocemente agli alti pascoli della Majella. Dopo pochi metri di cammino, si scorge appunto il monastero di San Martino in Valle che uno scavo archeologico ha recentemente riportato alla luce. In realtà, questo notevole scenario è stato prodotto dall'azione erosiva ed incessante delle acque torrentizie provenienti dallo scioglimento dei nevai circostanti nel corso del Quaternario, in particolare durante le glaciazioni. Con un'evidente stratificazione a franapoggio che mette in luce i termini più antichi man mano che si sale, affiorano qui le rocce più antiche della Maiella, rappresentate da calcari beige-nocciola di piattaforma risalenti al Cretaceo inferiore. Essi contengono resti fossili di alghe e foraminiferi bentonici. In prossimità del monastero, è possibile osservare un affioramento ricco di rudiste, lamellibranchi costruttori di scogliera ormai estinti ma ben visibili in Maiella su Cima Murelle.
Accessibilità: Dalla Villa Comunale di Fara, si scende verso i pastifici. In fondo si gira a sinistra per risalire in direzione delle sorgenti del Verde fino ad incontrare una sterrata a circa 1 km dal punto di partenza. Si percorre la sterrata per ca. 300 m sempre in salita. Più rapidamente, provenendo da Lama dei Peligni in direzione centro storico di Fara, si può scendere da un evidente tornante che costituisce un belvedere sulle Gole. Come tutte le forre, le gole possono essere soggette a caduta massi per cui è opportuno affidarsi per la visita a guide abilitate e di non recarsi in loco in caso di maltempo.
E' vietato accedere alle gole con animali domestici.
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