G5 - Sentiero della Valle di Palombaro
Sigla sentiero: G5
Denominazione sentiero: sentiero della valle di Palombaro
Intersezione con: G4 - G3
Località di inizio: inizio valle di Palombaro
Località di arrivo: Rifugio Martellese
Difficoltà escursionistica: EE – ESCURSIONISTI ESPERTI
Dislivello in salita: 1280 m. circa
Dislivello in discesa: ---
Lunghezza: Km. 4,500 circa
Tempo di percorrenza: 3 h. 30' circa
Punti acqua: area picnic (inizio sentiero)
Strutture informative del Parco più prossime alla zona: Centro informazione Pretoro
Denominazione sentiero: sentiero della valle di Palombaro
Intersezione con: G4 - G3
Località di inizio: inizio valle di Palombaro
Località di arrivo: Rifugio Martellese
Difficoltà escursionistica: EE – ESCURSIONISTI ESPERTI
Dislivello in salita: 1280 m. circa
Dislivello in discesa: ---
Lunghezza: Km. 4,500 circa
Tempo di percorrenza: 3 h. 30' circa
Punti acqua: area picnic (inizio sentiero)
Strutture informative del Parco più prossime alla zona: Centro informazione Pretoro
Descrizione:
La valle di Palombaro offre uno fra gli itinerari più spettacolari del Parco Nazionale della Majella. La varietà degli ambienti, le strapiombanti pareti rocciose, la flora e la fauna pregiata, rendono la salita della valle un'escursione consigliata a tutti gli amanti della natura selvaggia. Si tratta comunque di una salita impegnativa, per dislivello e lunghezza. La parte iniziale del sentiero sale, tra imponenti balze rocciose, la parte più stretta del vallone. L'ambiente è caratterizzato da boschi misti in cui domina il carpino nero, accompagnato da aceri e frassini, mentre sulle rocce si sviluppano interessanti formazioni di leccio. Sulle rupi rocciose vivono diversi esemplari di camoscio appenninico ed è frequente l'avvistamento dell'aquila reale. A circa metà percorso la valle tende ad aprirsi, offrendo uno splendido scenario sulle cime che dominano la valle. Le pareti rocciose lasciano spazio a ripidi pendii erbosi dove vegetano piante rare e preziose come la peonia, la primula orecchio d'orso e la genziana appenninica. Il sentiero si fa nettamente più ripido quando si giunge nei pressi di un'evidente grotta. Tale località, chiamata Ravagliosi, non è altro che il canale terminale della valle che si risale a zig zag tra pascoli e pini mughi, prendendo velocemente quota. Al termine si perviene presso una larga radura dove sorge il bel rifugio Martellese.
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