Eremo di San Germano
Dove si trova
Colle Malvarano, a circa 1120 m s.l.m. Pacentro Telefono: 0864441304 E-mail: pacentro@parcomajella.it |
Come si raggiunge
Dall'abitato di Campo di Giove, prendere in direzione di Passo San Leonardo. Lungo la strada si incontrerà l'Eremo sulla sinistra. |
Posto lungo la strada Pacentro-Campo di Giove, il complesso di S. Germano è formato da due ambienti di modeste dimensioni: l'oratorio sulla destra e la parte abitativa sulla sinistra, sorti in epoche diverse.
La chiesa aveva una struttura rettangolare ad aula coperta da una volta a botte, di cui è ancora visibile una parte, pesantemente intonacata, al di sopra dell'altare marmoreo. Quest'ultimo è sormontato da un'edicola contenente la statua a mezzo busto del santo patrono: probabilmente San Germano vescovo, venerato in particolare dai monaci cassinesi.
La facciata in origine doveva presentare un prospetto a coronamento orizzontale, utilizzato per nascondere le falde esterne del tetto, come testimoniano i resti di una terminazione rettilinea in alto a sinistra.
Il campaniletto a vela, posto quasi al centro del complesso, è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1985 per volontà dell'Associazione Culturale Pacentrana, e grazie all'opera dello scalpellino di Pacentro Ferdinando De Angelis.
Evidenze di un consolidamento strutturale nell'angolo nord-est dell'edificio, realizzato attraverso robusti contrafforti, fanno ipotizzare un crollo parziale della struttura avvenuto probabilmente in seguito ad uno dei terremoti che interessarono la zona, come quello del 1706. La struttura abitativa è in parte crollata, ma recentemente è stata realizzata una copertura lignea di protezione.
La chiesa aveva una struttura rettangolare ad aula coperta da una volta a botte, di cui è ancora visibile una parte, pesantemente intonacata, al di sopra dell'altare marmoreo. Quest'ultimo è sormontato da un'edicola contenente la statua a mezzo busto del santo patrono: probabilmente San Germano vescovo, venerato in particolare dai monaci cassinesi.
La facciata in origine doveva presentare un prospetto a coronamento orizzontale, utilizzato per nascondere le falde esterne del tetto, come testimoniano i resti di una terminazione rettilinea in alto a sinistra.
Il campaniletto a vela, posto quasi al centro del complesso, è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1985 per volontà dell'Associazione Culturale Pacentrana, e grazie all'opera dello scalpellino di Pacentro Ferdinando De Angelis.
Evidenze di un consolidamento strutturale nell'angolo nord-est dell'edificio, realizzato attraverso robusti contrafforti, fanno ipotizzare un crollo parziale della struttura avvenuto probabilmente in seguito ad uno dei terremoti che interessarono la zona, come quello del 1706. La struttura abitativa è in parte crollata, ma recentemente è stata realizzata una copertura lignea di protezione.
La chiesa fu costruita nei primi decenni del XV secolo, come attesta la data (1428) incisa sull'architrave del portale di facciata. Il settore abitativo dovette sorgere nel XVIII o nel XIX secolo, come testimonia la fattura del portale d'ingresso. È probabile che sia stato utilizzato dai pastori come ricovero durante la transumanza.
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