Civilta' Italica
Alle prime fasi della civiltà italica (secoli IX - VI a.C.) risale la costruzione dei centri fortificati megalitici, che presidiavano le alture e gli accessi ai pascoli. Dal VI sec. a.C. al VI sec. d.C., le popolazioni che gravitano attorno alla Majella si organizzano nella forma della touta di tipo repubblicano (l’equivalente della civitas latina). I popoli che danno vita a questa civiltà sono: Peligni, Marrucini, Carricini e Pentri. Attorno al massiccio della Majella sorgono alcune città: Corfinium, Sulmo, Interpromium, Cluviae, Iuvanum e, per i Pentri, Aufidena. Numerosi erano i santuari dedicati a Ercole Curino, dio della forza, come quello alle falde del Morrone presso Sulmona. Dal secolo III a.C. questi popoli vengono progressivamente romanizzati.
L’ultima loro fiammata di contrapposizione a Roma fu la "guerra sociale", dal 91 all’88 a.C., quando Corfinium diventa, col nome di Italica, la capitale dei confederati. Le città già italiche acquistano importanza nel contesto romano. Viene rilanciata la pastorizia e perfezionata la rete stradale.
La definitiva unificazione dei territori peninsulari favorì la pratica della transumanza orizzontale: si definì la rete dei tratturi, detti calles, rimasta attiva fino all’inizio del XX secolo. Furono consolidati i percorsi stradali. L’asse fondamentale era dato dalla via Tiburtina–Claudia–Valeria, che congiungeva Roma a Hostia Aterni (Pescara) passando per Alba Fucens, Corfinium, Interpromium e Teate. Con questo asse trasversale si incrociava quello longitudinale, costituito dalla Claudia Nova, che proveniva da Amiternum e si innestava a Interpromium, e dalla via che da Corfinium toccava Sulmo e raggiungeva Aufidena.
Vici e pagi sorsero nella tarda età imperiale intorno al massiccio della Majella, come indicano i toponimi prediali Bolognano, Scagnano, Trovigliano, Cusano (da fundum Belonianum, ecc.), tutti nella valle dell’Orta e del Lavino: l’area nella quale si era sviluppata anche l’industria estrattiva del gesso e del bitume.
Vici e pagi sorsero nella tarda età imperiale intorno al massiccio della Majella, come indicano i toponimi prediali Bolognano, Scagnano, Trovigliano, Cusano (da fundum Belonianum, ecc.), tutti nella valle dell’Orta e del Lavino: l’area nella quale si era sviluppata anche l’industria estrattiva del gesso e del bitume.
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