Taranta Peligna
Piazza Municipio, 5
66018 Taranta Peligna (CH)
Telefono: 0872 910118
Sito internet: www.comune.tarantapeligna.ch.it
E-mail: info@comune.tarantapeligna.ch.it
PEC: comunetarantapeligna@pe.it
Densità: 15,7 abitanti per km²
Estensione: 15,7 km²
Popolazione: 306 (Istat, novembre 2022)
Nomi abitanti: Tarantolesi
66018 Taranta Peligna (CH)
Telefono: 0872 910118
Sito internet: www.comune.tarantapeligna.ch.it
E-mail: info@comune.tarantapeligna.ch.it
PEC: comunetarantapeligna@pe.it
Densità: 15,7 abitanti per km²
Estensione: 15,7 km²
Popolazione: 306 (Istat, novembre 2022)
Nomi abitanti: Tarantolesi
Dove si trova
Che tempo fa
Taranta Peligna è situato a 460 m s.l.m. nella Valle dell'Alto Aventino alle pendici della Maiella orientale. Fu abitato sin dalla preistoria come testimonia il ritrovamento di un'ascia di Bronzo risalente alla prima metà del II Millennio a.C.
Tra i monumenti spiccano la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari (Santo patrono Sant'Ubaldo, festeggiato il 16 maggio),all'interno di tale chiesa vi è la statua di San Biagio ove ogni primo febbraio si rinnova il rito delle “panicelle” piccoli pani sacri che raffigurano quattro dita distese ad indicare la posizione della mano del sacerdote nell’atto di benedire, rito che viene fatto per venerare tale Santo, patrono dei lanaioli e dei cardatori; la chiesa della Santissima Trinità, il santuario della Madonna Della Valle, Chiesa di San Biagio (rovine) e la chiesetta della Madonna del Carmine. Altre testimonianze sono le rovine di San Biagio, il Palazzo “Malvezzi” che ospita il Museo delle Grotte del Cavallone, caratteristico per essere un geomuseo UNESCO; un museo virtuale che regala al visitatore la sensazione di essere realmente nelle Grotte, e il Sacrario della Brigata Maiella.
Il paese era noto per la presenza di numerosi lanifici dove venivano lavorati tessuti e realizzate coperte di lana molto colorate chiamate “Tarante”. Oggi è ancora attivo un lanificio artigianale.
Il paese era noto per la presenza di numerosi lanifici dove venivano lavorati tessuti e realizzate coperte di lana molto colorate chiamate “Tarante”. Oggi è ancora attivo un lanificio artigianale.
Tra i luoghi di interesse naturalistico troviamo il parco fluviale delle “Acquevive”, la loggetta (luggett), resti di un antico condotto idrico Benedettino scavato nella viva roccia.
Numerose grotte rendono Taranta famosa, ma in particolare la Grotta del Cavallone o Figlia di Jorio (fonte di ispirazione per Gabriele D'Annunzio), la quale vanta il primato come la grotta naturale visitabile più alta d'Europa.
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