Serramonacesca

Via G. Marconi, 2
65025 Serramonacesca (PE)
Telefono: 085-859416/085-859126
Sito internet: www.comune.serramonacesca.pe.it
Email: comune@comune.serramonacesca.pe.it
PEC: serramonacesca@pec.pescarainnova.it
Densità: 21,05 abitanti per km2
Estensione: 23,89 km2
Popolazione: 503 (Istat, novembre 2022)
Nomi abitanti: Serresi
65025 Serramonacesca (PE)
Telefono: 085-859416/085-859126
Sito internet: www.comune.serramonacesca.pe.it
Email: comune@comune.serramonacesca.pe.it
PEC: serramonacesca@pec.pescarainnova.it
Densità: 21,05 abitanti per km2
Estensione: 23,89 km2
Popolazione: 503 (Istat, novembre 2022)
Nomi abitanti: Serresi
Dove si trova
Che tempo fa
Serramonacesca, posta sulle pendici settentrionali della Maiella a 290 m s.l.m., presenta un territorio caratterizzato dalle suggestive formazioni geologiche dei calanchi e da una profonda valle solcata dal fiume Alento.

I primi insediamenti antropici nella zona risalgono al periodo barbarico, tuttavia l’originario nucleo urbanistico è quello costituito dal castello della famiglia longobarda dei Polegra (castrum polegrae) di cui rimangono poche, ma suggestive rovine come la Torre di Polegra e il fronte difensivo di Castel Menardo. La storia del paese segue le sorti del monastero di San Liberatore a Maiella (da cui prende il nome) e vanta da sempre una ricca economia agricola e una rispettabile tradizione musicale.
Il paesaggio montano offre le caratteristiche capanne in pietra a secco, testimonianza della precedente realtà agro-pastorale che caratterizza tutti i comuni pedemontani del Parco. Inoltre, nella località Piani di Tarica ritroviamo uno dei riconosciuti geositi UNESCO del Parco, esempio di carsismo tropicale nonché rara e importante testimonianza dei cambiamenti geo-morfologici della Maiella da mare tropicale a massiccio montuoso.
Tra i luoghi di maggiore interesse troviamo l’Abbazia di S. Liberatore, Castel Menardo, la Torre di Polegra, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, l’Eremo di Sant’Onofrio, le Tombe rupestri e l’Area faunistica del capriolo.
Tra le festività e tradizioni si annoverano le feste patronali celebrate il 12 e il 13 giugno, a Sant’Onofrio e a Sant’Antonio con la “distribuzione dei pani”, la festa dell’emigrante celebrata nella seconda settimana di Luglio e la festa del santo Liberatore nella terza domenica di Settembre. La statua, custodita nella Parrocchiale dell’Assunta, viene issata sul trono di Sant’Antonio e portata a spalla fino all’Abbazia, Dopo la cerimonia religiosa, caratteristica è la messa dell’asta “de le majè”, nel corso della quale sono offerti al Santo omaggi dai Serresi e dai fedeli dei paesi limitrofi.
Il paesaggio montano offre le caratteristiche capanne in pietra a secco, testimonianza della precedente realtà agro-pastorale che caratterizza tutti i comuni pedemontani del Parco. Inoltre, nella località Piani di Tarica ritroviamo uno dei riconosciuti geositi UNESCO del Parco, esempio di carsismo tropicale nonché rara e importante testimonianza dei cambiamenti geo-morfologici della Maiella da mare tropicale a massiccio montuoso.
Tra i luoghi di maggiore interesse troviamo l’Abbazia di S. Liberatore, Castel Menardo, la Torre di Polegra, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, l’Eremo di Sant’Onofrio, le Tombe rupestri e l’Area faunistica del capriolo.
Tra le festività e tradizioni si annoverano le feste patronali celebrate il 12 e il 13 giugno, a Sant’Onofrio e a Sant’Antonio con la “distribuzione dei pani”, la festa dell’emigrante celebrata nella seconda settimana di Luglio e la festa del santo Liberatore nella terza domenica di Settembre. La statua, custodita nella Parrocchiale dell’Assunta, viene issata sul trono di Sant’Antonio e portata a spalla fino all’Abbazia, Dopo la cerimonia religiosa, caratteristica è la messa dell’asta “de le majè”, nel corso della quale sono offerti al Santo omaggi dai Serresi e dai fedeli dei paesi limitrofi.
“L'aneme De Le Morte” è la sagra della zucca che viene realizzata il 31 ottobre, in occasione della quale oltre a rievocare credenze e racconti della tradizione popolare abruzzese è possibile assaggiarne dolci tradizionali e piatti tipici tra cui salumi e formaggio pecorino di Serramonacesca.
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