Pratola Peligna

Pratola Peligna è un borgo medievale situato a 342m s.l.m. nell'omonima conca. Il suo territorio si estende sul versante occidentale del monte Morrone, ed è percorso dal fiume Sagittario.

Il nome Pratola compare per la prima volta nel 997 in un contratto agrario riportato nel Chronicon Volturnensis. Inizialmente, il paese è feudo del re Carlo II d’Angiò che successivamente, nel 1294, lo assegna all’abate del monastero di Santo Spirito al Morrone. Da quel momento, la sua storia è influenzata da quella di Celestino V ed i suoi monaci.


Tra i luoghi di maggiore interesse si segnalano la chiesa di San Pietro Celestino, la chiesa della SS. Trinità, la chiesa di San Rocco, la chiesa della Madonna della Neve, il Santuario della Madonna della Libera (simbolo e patrono di Pratola, festeggiato ogni prima domenica di maggio), diversi palazzi storici, il Museo della civiltà contadina e il cinema-teatro.

Il comune di Pratola contribuisce alla biodiversità agricola della Maiella, nel suo territorio vengono coltivate diverse varietà di fagiolo: a pane pratolano, cannellino, gentile.