Pettorano sul Gizio
Piazza Zannelli, 12
67034 Pettorano sul Gizio (AQ)
Telefono: 086448115
Sito internet: www.comune.pettorano.aq.it/hh/index.php
E-mail:info@comune.pettorano.aq.it
PEC: comunepettoranosulgizio@pec.it
Densità: 20,62 abitanti per km²
Estensione: 62,85 km²
Popolazione: 1296 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Pettoranesi
67034 Pettorano sul Gizio (AQ)
Telefono: 086448115
Sito internet: www.comune.pettorano.aq.it/hh/index.php
E-mail:info@comune.pettorano.aq.it
PEC: comunepettoranosulgizio@pec.it
Densità: 20,62 abitanti per km²
Estensione: 62,85 km²
Popolazione: 1296 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Pettoranesi
Dove si trova
Che tempo fa
Pettorano sul Gizio, annoverato dal 2002 tra i borghi più belli d'Italia, è un piccolo comune abruzzese alle pendici del versante orientale del Monte Genzana; è situato a 656 m s.l.m. su uno spuntone di roccia posto al centro tra il fiume Gizio e il torrente Riaccio, all'estremo sud della Valle Peligna.
Le origini del paese risalgono all'epoca medioevale ma il suo territorio è stato abitato fin dall'antichità, come testimoniano i siti della Valle di Santa Margherita (santo patrono festeggiato il 13 luglio) e quelli in località Pinciara.
Uno degli elementi caratterizzanti del centro storico è costituito dalle sei porte che aprono l'ingresso al paese: Porta San Nicola, Porta del Mulino, Porta Santa Margherita o delle Frascare, Porta San Marco o delle Macchie, Porta Cencio detta anche delle Manare o Reale, e Porta Cimmelli o di Sant'Antonio.
Tra i luoghi di maggiore interesse architettonico e religioso si trovano la Parrocchia della Beata Vergine Maria e di San Dionisio, la Chiesa di San Nicola di Bari e la Chiesa di Sant'Antonio di Padova. Tra gli edifici civili degni di nota si trovano: il Palazzo Ducale, il Palazzo la Castaldina e il Castello Cantelmo, edificato dagli abati e da signori laici nel XI secolo e ospitante oggi il Museo del territorio che racconta il contesto storico-ambientale del territorio.
A Pettorano è possibile visitare anche il Parco di Archeologia Industriale, collocato nella parte più antica del centro storico, lungo il fiume Gizio. Al suo interno sono presenti il Giardino botanico “Pasquale Gravina”, i tre mulini Comunale, De Stephanis e Cantelmo e l'edificio Ramiera.
Uno degli elementi caratterizzanti del centro storico è costituito dalle sei porte che aprono l'ingresso al paese: Porta San Nicola, Porta del Mulino, Porta Santa Margherita o delle Frascare, Porta San Marco o delle Macchie, Porta Cencio detta anche delle Manare o Reale, e Porta Cimmelli o di Sant'Antonio.
Tra i luoghi di maggiore interesse architettonico e religioso si trovano la Parrocchia della Beata Vergine Maria e di San Dionisio, la Chiesa di San Nicola di Bari e la Chiesa di Sant'Antonio di Padova. Tra gli edifici civili degni di nota si trovano: il Palazzo Ducale, il Palazzo la Castaldina e il Castello Cantelmo, edificato dagli abati e da signori laici nel XI secolo e ospitante oggi il Museo del territorio che racconta il contesto storico-ambientale del territorio.
A Pettorano è possibile visitare anche il Parco di Archeologia Industriale, collocato nella parte più antica del centro storico, lungo il fiume Gizio. Al suo interno sono presenti il Giardino botanico “Pasquale Gravina”, i tre mulini Comunale, De Stephanis e Cantelmo e l'edificio Ramiera.
Il comune di Pettorano contribuisce alla biodiversità agricola della Maiella, nel suo territorio infatti vengono coltivati i mugnoli (“mognele”) e la fragola di Pettorano.
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