Palombaro
Piazza Risorgimento, 8
66010 Palombaro (CH)
Telefono: 0871895131
Sito internet: halleyweb.com/c069062/hh/index.php
E-mail: comunepalombaro@comune.palombaro.ch.it
PEC: comunepalombaro@servercertificato.it
Densità: 55,89 abitanti per km²
Estensione: 17,19 km²
Popolazione: 968 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Palombaresi
66010 Palombaro (CH)
Telefono: 0871895131
Sito internet: halleyweb.com/c069062/hh/index.php
E-mail: comunepalombaro@comune.palombaro.ch.it
PEC: comunepalombaro@servercertificato.it
Densità: 55,89 abitanti per km²
Estensione: 17,19 km²
Popolazione: 968 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Palombaresi
Dove si trova
Che tempo fa
Palombaro è un comune montano situato a 536 m s.l.m. denominato “sentinella della Maiella” per via della posizione strategica che occupa affacciandosi sui fiumi Avella e Verde e sui percorsi tratturali ad essi connessi.
Il nome del paese deriva dal latino palummane che, nel gergo dialettale, era un palo che si teneva in mano (ipotesi avvalorata dallo stemma del comune).
Il borgo ospita luoghi di interesse come il Museo del Minatore, Palazzo baronale Menna, Palazzo Tito di Giuseppe e Sala San Rocco (teatro).
Legati alle tradizioni religiose sono il Santuario della Madonna dell'Assunta o della Serra (al cui interno è conservata una statua lignea della Patrona Madonna della Libera, festeggiata il 15 agosto) e le chiese di San Salvatore e di San Rocco.
Nel territorio di Palombaro, l'omonima valle presenta pareti rocciose che accolgono numerose grotte. Una di queste, a quasi 800 m di quota, è la Grotta di Sant'Angelo di Palombaro, annoverata tra i geositi UNESCO del Parco. Al suo interno è custodito l'Eremo di Sant'Angelo, risalente all’XI secolo e costruito probabilmente sui resti di un tempio dedicato a Bona, dea della fertilità. La tradizione narra che le puerpere si recavano alla fonte per aspergere i propri seni con l’acqua che scaturiva dalla grotta e che veniva raccolta in vasche di pietra tutt’ora presenti. Si credeva che questa usanza avrebbe favorito l'abbondanza di latte. Successivamente in epoca cristiana l’eremo venne dedicato a San Michele Arcangelo. Oggi è possibile raggiungere il sito a piedi, partendo dall'area attrezzata nella frazione di Sant'Agata D'Ugno, passeggiando attraverso il bosco fino a raggiungere il luogo.
Da non perdere: la rievocazione de “Lu Lope de Sante Duminiche” nella prima domenica di giugno, e altri eventi come “Fieragosto” il 14 agosto e “Eremo sotto le stelle” il 15 e 16 luglio.
Tra le curiosità enogastronimiche il paese offre le “Vrache di mulo”: il nome deriva dalla particolare forma conferita alla pasta al momento della preparazione (simile alle briglie).
Il borgo ospita luoghi di interesse come il Museo del Minatore, Palazzo baronale Menna, Palazzo Tito di Giuseppe e Sala San Rocco (teatro).
Legati alle tradizioni religiose sono il Santuario della Madonna dell'Assunta o della Serra (al cui interno è conservata una statua lignea della Patrona Madonna della Libera, festeggiata il 15 agosto) e le chiese di San Salvatore e di San Rocco.
Nel territorio di Palombaro, l'omonima valle presenta pareti rocciose che accolgono numerose grotte. Una di queste, a quasi 800 m di quota, è la Grotta di Sant'Angelo di Palombaro, annoverata tra i geositi UNESCO del Parco. Al suo interno è custodito l'Eremo di Sant'Angelo, risalente all’XI secolo e costruito probabilmente sui resti di un tempio dedicato a Bona, dea della fertilità. La tradizione narra che le puerpere si recavano alla fonte per aspergere i propri seni con l’acqua che scaturiva dalla grotta e che veniva raccolta in vasche di pietra tutt’ora presenti. Si credeva che questa usanza avrebbe favorito l'abbondanza di latte. Successivamente in epoca cristiana l’eremo venne dedicato a San Michele Arcangelo. Oggi è possibile raggiungere il sito a piedi, partendo dall'area attrezzata nella frazione di Sant'Agata D'Ugno, passeggiando attraverso il bosco fino a raggiungere il luogo.
Da non perdere: la rievocazione de “Lu Lope de Sante Duminiche” nella prima domenica di giugno, e altri eventi come “Fieragosto” il 14 agosto e “Eremo sotto le stelle” il 15 e 16 luglio.
Tra le curiosità enogastronimiche il paese offre le “Vrache di mulo”: il nome deriva dalla particolare forma conferita alla pasta al momento della preparazione (simile alle briglie).
Il territorio di Palombaro contribuisce alla biodiversità della Maiella, nel suo territorio infatti viene coltivata la Solina, probabilmente una delle varietà locali più antiche e significative della regione Abruzzo.
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