Pacentro
Santa Maria Maggiore, 22
67030, Pacentro
L'Aquila
Telefono: 086441114
Sito internet:www.comunepacentro.aq.it
Email: protocollo@comunepacentro.aq.it
PEC: comune@pec.comunepacentro.aq.it
Densità: 14,02 abitanti per Km2
Estensione: 72,59 per Km2
Popolazione: 1085 abitanti
Nome abitanti: Pacentrani
67030, Pacentro
L'Aquila
Telefono: 086441114
Sito internet:www.comunepacentro.aq.it
Email: protocollo@comunepacentro.aq.it
PEC: comune@pec.comunepacentro.aq.it
Densità: 14,02 abitanti per Km2
Estensione: 72,59 per Km2
Popolazione: 1085 abitanti
Nome abitanti: Pacentrani
Dove si trova
Che tempo fa
Pacentro è situato a 690 m. s.l.m. alle pendici del Morrone e grazie alle sue bellezze storiche e architettoniche dal 2001 è stato inserito nei dei Borghi più belli d'Italia. È posto a difesa della Valle Peligna e il nome Pacinus o Pacino probabilmente è legato al nome di qualche antico borgo.
La leggenda narra che Pacinus, eroe troiano, lasciato Enea sulle rive del Tevere, s’inoltrò per il Sannio e arrivato ai piedi del Monte Morrone vi fondò Pacentro. Su questo territorio sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza dell'uomo primitivo, mentre l'epoca delle prime abitazioni risale al VIII secolo. Seguì le vicende storiche del Regno di Napoli di cui rimangono le rovine del Castello, eretto nel X, ad opera dei Conti di Valva, che nel XV passò nelle mani della famiglia Caldora. Tra queste la torre più antica è quella di nord-est, realizzata con muratura a grossi blocchi squadrati, riferibile ai secoli XI-XIII.
Tra i monumenti di interesse principale vi sono la Chiesa di Santa Maria della Misericordia, la Chiesa di San Marcello, il convento dei frati minori osservanti e l'Eremo di San Germano.
Il patrono del paese è San Marco, festeggiato il 25 aprile e posto all’interno dell’omonima chiesa. Passeggiando per le vie della cittadina, troviamo numerosi antichi palazzi signorili come Palazzo Avolio e Palazzo La Rocca, che oggi ospita il municipio.
Visitabili sono il Castello, la Casa Marlurita, l’antico Pastifico Morrone, l’antico lavatoio pubblico I Canaje e la Preta Tonna, utilizzata come antica unità di misura del grano.
Pacentro custodisce l’antica tradizione della lavorazione della terracotta per la realizzazione delle statuine del presepe, tramandata dal famoso maestro pacentrano, Giuseppe Avolio. Fu pioniere di quello che diventò artigianato di rilievo e che tutt’oggi diverse famiglie portano avanti l’autentica arte del maestro ottocentesco, forgiando statuine a mano, oppure in legno.
Tra le festività rientrano la corsa degli zingari, gara podistica che si svolge la prima domenica di settembre in onore della Madonna di Loreto e la rievocazione storica del ''matrimonio dei Caldoreschi'' che ha la durata di una settimana tra fine luglio e inizio agosto.
Tra i monumenti di interesse principale vi sono la Chiesa di Santa Maria della Misericordia, la Chiesa di San Marcello, il convento dei frati minori osservanti e l'Eremo di San Germano.
Il patrono del paese è San Marco, festeggiato il 25 aprile e posto all’interno dell’omonima chiesa. Passeggiando per le vie della cittadina, troviamo numerosi antichi palazzi signorili come Palazzo Avolio e Palazzo La Rocca, che oggi ospita il municipio.
Visitabili sono il Castello, la Casa Marlurita, l’antico Pastifico Morrone, l’antico lavatoio pubblico I Canaje e la Preta Tonna, utilizzata come antica unità di misura del grano.
Pacentro custodisce l’antica tradizione della lavorazione della terracotta per la realizzazione delle statuine del presepe, tramandata dal famoso maestro pacentrano, Giuseppe Avolio. Fu pioniere di quello che diventò artigianato di rilievo e che tutt’oggi diverse famiglie portano avanti l’autentica arte del maestro ottocentesco, forgiando statuine a mano, oppure in legno.
Tra le festività rientrano la corsa degli zingari, gara podistica che si svolge la prima domenica di settembre in onore della Madonna di Loreto e la rievocazione storica del ''matrimonio dei Caldoreschi'' che ha la durata di una settimana tra fine luglio e inizio agosto.
A Pacentro è anche possibile, grazie alla prima Zipline d’Abruzzo, provare il cosiddetto “volo dell’angelo”. La Zipline è un cavo d’acciaio sospeso tra due punti con quote differenti al quale ci si aggancia per una veloce discesa che regala la sensazione del volo libero. Il piatto più famoso è sicuramente la Polta Pacentrana, cavolo e patate saltate in olio d'oliva e peperoncino con fagioli.
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