Maiella l'altra Neve: una bella settima edizione
15-03-2022 15:30 - Notizie dal Parco
Decisamente soddisfacente il bilancio della settima edizione di “Maiella l’altra neve”, evento organizzato dal Parco nazionale della Maiella che nello scorso fine settimana ha richiamato turisti e rappresentanti delle istituzioni sabato nel territorio di Pretoro (Chieti), domenica a Pescocostanzo (L'Aquila).
Sabato mattina una bella giornata di sole ha accolto un'uscita nell'ambito del corso SA1 della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Nestore Nanni" del CAI L'Aquila, insieme ai tecnici del Parco che hanno curato gli aspetti naturalistici. Il gruppo ha raggiunto la cima del Blockhaus a circa 2.060 metri sulla Maiella, per poi scendere allo stazzo “Marcello Di Marco” a 1750 m circa.
Nel pomeriggio una tavola rotonda all'Hotel Panorama, in località Maielletta, nel comune di Pretoro, ha visto sindaci e operatori del territorio discutere su come avvicinarsi alla montagna nella maniera più corretta, in ogni stagione. In particolare è stato affrontato il tema della sicurezza in montagna a seguito dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 40, che prevede nuove norme sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali e che all’art.26, comma 2, introduce l’obbligo di dotarsi di ARTVA, pala e sonda quando si pratica attività fuoripista e attività escursionistiche, anche con racchette, “in particolari ambienti innevati laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe”: tutti, non solo scialpinisti e freerider, ma anche escursionisti e ciaspolatori, hanno il dovere di portare con sé questi dispositivi di autosoccorso. Sul tema è intervenuto il presidente regionale del Soccorso Alpino (Cnsas) Daniele Perilli, sottolineando la necessità di un percorso comune di sensibilizzazione per l’utilizzo dell’Artva e proponendo la creazione di un apposito campo di esercitazione all’interno del bacino sciistico.
Il direttore della Scuola Nazionale Servizio Valanghe Italiano del C.A.I. Gabriele Stamegna ha sottolineato la comune visione con il Parco Nazionale della Maiella sulla necessità di una capillare informazione che punti a un processo di educazione alla sicurezza in ambiente innevato coinvolgendo vari soggetti a tutti i livelli. Proprio in quest’ottica tra Parco Maiella e Servizio Valanghe si è svolto il corso di Osservatore Nivologico, che si avvia a conclusione e ha visto tra i partecipanti anche il personale dell’Ente. Dal canto loro, i sindaci Diego Giangiulli di Pretoro, Rocco Micucci di Rapino (Chieti) e Simone D'Alfonso di Lettomanoppello (Pescara) hanno fatto presente la necessità di organizzare meglio i flussi turistici, valorizzando l’accesso e la visita ai borghi.
Rubino De Paolis, direttore della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del CAI dell’Aquila, ha illustrato le attività e i corsi che il CAI organizza per preparare i soci alle attività invernali. E' stata poi la volta del giornalista e scrittore Stefano Ardito che ha presentato la sua guida "Escursioni invernali nell'Appennino Centrale - 71 itinerari per vivere le montagne innevate del centro Italia”; con l'occasione ha rilanciato la necessità di una discussione pubblica con il mondo della magistratura sull’accertamento delle responsabilità civili e penali degli incidenti in montagna.
Il secolare Bosco di Sant’Antonio, a Pescocostanzo, domenica è stato teatro di un'escursione tra gli stupendi faggi e aceri a candelabro. Tra i numerosi partecipanti anche i volontari del Servizio Civile - per i quali l’evento è stato momento di attività formativa - accompagnati dai tecnici dell’Ente e da una guida alpina: tutti con le ciaspole del fino allo Stazzo Macchiaduni salendo verso il Monte Pizzalto, alla ricerca delle tracce della fauna selvatica. Un altro gruppo ha percorso l’anello di sci di fondo con i maestri di sci della Scuola Bosco di Sant’Antonio.
Una due giorni che ha posto le basi per le attività future. Per il presidente del Parco Lucio Zazzara “una corretta informazione e l'educazione per una rinnovata conoscenza dei frequentatori della montagna, saranno i temi da sviluppare insieme alle altre istituzioni e associazioni del territorio”. Promuovere e divulgare una 'cultura della montagna' è l'obiettivo principale, aggiunge il direttore del Parco Luciano Di Martino ricordando che l’Ente Parco è impegnato in tal senso, "con le giuste considerazioni per la crisi climatica e le opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna".
Sabato mattina una bella giornata di sole ha accolto un'uscita nell'ambito del corso SA1 della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Nestore Nanni" del CAI L'Aquila, insieme ai tecnici del Parco che hanno curato gli aspetti naturalistici. Il gruppo ha raggiunto la cima del Blockhaus a circa 2.060 metri sulla Maiella, per poi scendere allo stazzo “Marcello Di Marco” a 1750 m circa.
Nel pomeriggio una tavola rotonda all'Hotel Panorama, in località Maielletta, nel comune di Pretoro, ha visto sindaci e operatori del territorio discutere su come avvicinarsi alla montagna nella maniera più corretta, in ogni stagione. In particolare è stato affrontato il tema della sicurezza in montagna a seguito dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 40, che prevede nuove norme sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali e che all’art.26, comma 2, introduce l’obbligo di dotarsi di ARTVA, pala e sonda quando si pratica attività fuoripista e attività escursionistiche, anche con racchette, “in particolari ambienti innevati laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe”: tutti, non solo scialpinisti e freerider, ma anche escursionisti e ciaspolatori, hanno il dovere di portare con sé questi dispositivi di autosoccorso. Sul tema è intervenuto il presidente regionale del Soccorso Alpino (Cnsas) Daniele Perilli, sottolineando la necessità di un percorso comune di sensibilizzazione per l’utilizzo dell’Artva e proponendo la creazione di un apposito campo di esercitazione all’interno del bacino sciistico.
Il direttore della Scuola Nazionale Servizio Valanghe Italiano del C.A.I. Gabriele Stamegna ha sottolineato la comune visione con il Parco Nazionale della Maiella sulla necessità di una capillare informazione che punti a un processo di educazione alla sicurezza in ambiente innevato coinvolgendo vari soggetti a tutti i livelli. Proprio in quest’ottica tra Parco Maiella e Servizio Valanghe si è svolto il corso di Osservatore Nivologico, che si avvia a conclusione e ha visto tra i partecipanti anche il personale dell’Ente. Dal canto loro, i sindaci Diego Giangiulli di Pretoro, Rocco Micucci di Rapino (Chieti) e Simone D'Alfonso di Lettomanoppello (Pescara) hanno fatto presente la necessità di organizzare meglio i flussi turistici, valorizzando l’accesso e la visita ai borghi.
Rubino De Paolis, direttore della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del CAI dell’Aquila, ha illustrato le attività e i corsi che il CAI organizza per preparare i soci alle attività invernali. E' stata poi la volta del giornalista e scrittore Stefano Ardito che ha presentato la sua guida "Escursioni invernali nell'Appennino Centrale - 71 itinerari per vivere le montagne innevate del centro Italia”; con l'occasione ha rilanciato la necessità di una discussione pubblica con il mondo della magistratura sull’accertamento delle responsabilità civili e penali degli incidenti in montagna.
Il secolare Bosco di Sant’Antonio, a Pescocostanzo, domenica è stato teatro di un'escursione tra gli stupendi faggi e aceri a candelabro. Tra i numerosi partecipanti anche i volontari del Servizio Civile - per i quali l’evento è stato momento di attività formativa - accompagnati dai tecnici dell’Ente e da una guida alpina: tutti con le ciaspole del fino allo Stazzo Macchiaduni salendo verso il Monte Pizzalto, alla ricerca delle tracce della fauna selvatica. Un altro gruppo ha percorso l’anello di sci di fondo con i maestri di sci della Scuola Bosco di Sant’Antonio.
Una due giorni che ha posto le basi per le attività future. Per il presidente del Parco Lucio Zazzara “una corretta informazione e l'educazione per una rinnovata conoscenza dei frequentatori della montagna, saranno i temi da sviluppare insieme alle altre istituzioni e associazioni del territorio”. Promuovere e divulgare una 'cultura della montagna' è l'obiettivo principale, aggiunge il direttore del Parco Luciano Di Martino ricordando che l’Ente Parco è impegnato in tal senso, "con le giuste considerazioni per la crisi climatica e le opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna".