Lettomanoppello
Piazza Umberto I
65020, Lettomanoppello (PE)
Telefono: 085.8570755
Sito internet: comune.lettomanoppello.pe.it
Email: ufficio.protocollo@lettomanoppello.eu
PEC: comune.lettomanoppello@pec.it
Densità: 180,76 abitanti per Km2
Estensione: 15,07 Km2
Popolazione: 2724 abitanti (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Lettesi
65020, Lettomanoppello (PE)
Telefono: 085.8570755
Sito internet: comune.lettomanoppello.pe.it
Email: ufficio.protocollo@lettomanoppello.eu
PEC: comune.lettomanoppello@pec.it
Densità: 180,76 abitanti per Km2
Estensione: 15,07 Km2
Popolazione: 2724 abitanti (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Lettesi
Dove si trova
Che tempo fa
Lettomanoppello (in dialetto locale detto ‘Lu liot’) è un paese di origine medievale posto sul versante nord della Maiella ad un'altitudine di 375 m s.l.m.
Tra i monumenti visitabili vi è la Chiesa San Nicola di Bari, nonché patrono che viene festeggiato la prima domenica del mese di ottobre, la Chiesa Beata Vergine dell’Assunta, la Chiesa di San Pietro, Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Santuario dell’Iconicella e l’eremo di Sant'Angelo.
Questo paese, denominato Città della Pietra, porta avanti una tradizione secolare, che è quella della lavorazione della pietra bianca, di cui si possono ammirare numerose opere per le strade del centro storico.
L'agricoltura e la pastorizia hanno modificato profondamente la zona pedemontana del comune, di cui sono testimoni i terrazzamenti e le capanne in pietra a secco, riscontrabili ad esempio lungo il percorso ad anello in località Piana delle Cappelle. Il borgo, inoltre, è importante per essere parte del bacino minerario della Maiella, in cui è stato estratto il bitume per circa un secolo. La Grotta delle Praje viene classificata come geosito, contribuendo all'attribuzione del Geoparco Unesco.
La cultura agro-pastorale influenza radicalmente la gastronomia lettese; qui le carni ovine e caprine si combinano con ortaggi e cereali. All'economia pastorale si collega una fiorente produzione di formaggi: pecorini, caprini e misti mozzarelle, ricotte ovine e caprine.
Questo paese, denominato Città della Pietra, porta avanti una tradizione secolare, che è quella della lavorazione della pietra bianca, di cui si possono ammirare numerose opere per le strade del centro storico.
L'agricoltura e la pastorizia hanno modificato profondamente la zona pedemontana del comune, di cui sono testimoni i terrazzamenti e le capanne in pietra a secco, riscontrabili ad esempio lungo il percorso ad anello in località Piana delle Cappelle. Il borgo, inoltre, è importante per essere parte del bacino minerario della Maiella, in cui è stato estratto il bitume per circa un secolo. La Grotta delle Praje viene classificata come geosito, contribuendo all'attribuzione del Geoparco Unesco.
La cultura agro-pastorale influenza radicalmente la gastronomia lettese; qui le carni ovine e caprine si combinano con ortaggi e cereali. All'economia pastorale si collega una fiorente produzione di formaggi: pecorini, caprini e misti mozzarelle, ricotte ovine e caprine.
Tra i derivati del latte è curioso e raro trovare un relitto dell'antico cibo dei pastori: la ‘fallucc’, un tenero bocconcino d'altri tempi che si ottiene dal siero dopo aver raccolto la ricotta.
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