L’orsa Peppina ora nei boschi con radiocollare
18-11-2020 13:40 - Notizie dal Parco
Cattura solo in caso di emergenza, ed emergenza è stata.
Il susseguirsi di incursioni all’interno di centri abitati ha spinto la squadra di emergenza orso (BET team) del Parco Nazionale della Majella a programmare un intervento specifico per catturare l’orsa F1.99. La cattura, realizzata nell’ambito del Progetto Life ARCPROM, ha avuto esito positivo e ora F1.99, meglio nota come Peppina, ha il suo nuovo radiocollare; i veterinari e i biologi del Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Majella ora potranno meglio controllare i suoi movimenti, ma da solo il collare GPS non potrà eliminare nuove incursioni nei pollai per cercare cibo prima del letargo. L'orsa "problematica" di 13 anni, 135 kg, è stata catturata nella notte a Palena dove, attirata con le mele, è entrata in una trappola specifica per orsi (tube trap) sistemata ieri sera vicino a uno dei pollai che aveva preso di mira nei giorni scorsi. "Con la cattura e l'applicazione del radiocollare - spiega il direttore del Parco, Luciano Di Martino - riusciremo ad avere un monitoraggio più attento degli spostamenti di Peppina in un momento così importante, quale quello che precede l'ingresso in tana.
Riusciremo, inoltre, a essere più vicini alla popolazione quando l'orsa farà le incursioni nei centri abitati e quindi a rendere più efficaci e mirate le diverse misure, anche innovative, che metteremo in atto nel corso del Progetto Life ARCPROM per la prevenzione dei danni. Vorrei sottolineare che la cattura dell'orsa Peppina, in un periodo in cui abbiamo deciso di limitare gli interventi di campo, è stata svolta dagli operatori coinvolti rispettando tutte le procedure anti covid".
Peppina, risvegliata dalla sedazione necessaria per applicare il radiocollare, è già tornata nei suoi boschi.
Il progetto transnazionale LIFE ARCPROM – Bentornato orso gentile - ha lo scopo di migliorare la convivenza tra l’orso bruno e l’uomo in quattro Parchi Nazionali dell’Europa meridionale, favorendo la conservazione di questa specie chiave della fauna europea. Finanziato con i fondi LIFE Natura dell’Unione Europea, il progetto coinvolge gli enti di gestione competenti di 3 aree protette in Grecia (Parchi Nazionali di Rodopi, Prespa e Nord Pindo) e del Parco Nazionale della Majella in Italia, dove il target è l’orso bruno marsicano, una sottospecie che sopravvive solo nell’Appennino Centrale. Avviato nell' Ottobre 2019, avrà una durata di 5 anni.
Il team di progetto, coordinato dalla ong Callisto, include anche il WWF Italia, lo staff scientifico del Dipartimento di Veterinaria dell’Università della Tessaglia e il Dipartimento di arti visive e applicate dell’Università della Macedonia occidentale.
Documenti allegati
Dimensione: 580,10 KB