Eremo di Sant'Angelo - La grotta e il culto delle acque sacre

orario: Ore 9:00

dove: Lettomanoppello (PE)

Ci troviamo nel Parco Nazionale della Maiella, precisamente nel territorio caratterizzato dalla presenza delle cave di pietra bianca e dalle capanne agro pastorali che incontreremo durante il percorso che ci condurrà alla misteriosa Grotta Sant’Angelo.

La grotta è celata nel fosso Sant’Angelo fra Lettomanoppello e Roccamorice, sulle sponde dell’omonimo torrente, ed è uno dei luoghi di culto più antichi del Parco.
Antiche testimonianze ci raccontano di una chiesetta rupestre che conobbe il suo declino dopo che la vicina frazione Sant’Angelo scomparve intorno al ‘500.

Nella grotta troviamo uno sperone roccioso dove è posta la statua di San Michele Arcangelo alla quale sono legate varie leggende e racconti popolari, soprattutto riguardanti il culto delle acque.

C’è una leggenda in particolare che ci racconta di un uomo di comprovata santità che dimorava fra il paese e la grotta e di cui si persero le tracce, dopo questo avvenimento nella grotta dove si ritirava di solito apparve la statua dell’angelo. I fedeli decisero di portare la scultura nella chiesa del paese ma, dopo tre giorni, scomparì ritornando nella grotta lasciando le proprie orme sulla roccia.

Partendo dal sentiero posto fuori dall’abitato di Lettomanoppello sulla strada che conduce agli impianti sciistici di Passo Lanciano, scenderemo nel Fosso Sant’Angelo, attraversando antichi insediamenti agro pastorali e cave abbandonate di pietra della Maiella.

Una volta raggiunto la grotta ci sposteremo alla vicina Fonte del Garzillo, la cui origine viene attribuita dalla tradizione ad un intervento diretto del Santo.

Al ritorno risaliremo lungo il sentiero che attraversando ponti e ruscelli ci condurrà al punto di partenza.