E3 - la faggeta del Colle dell'Angelo
Località di inizio: Colle dell'Angelo
Località di arrivo: Colle Sciarrocca (su sentiero E1)
Difficoltà: E - ESCURSIONISTI
Dislivello in salita: 170 m. circa
Dislivello in discesa: 210 m. circa
Lunghezza: Km. 4,500 circa
Tempo di percorrenza: 2 h. 00' circa
Punto acqua: Fonte Matteo (sul sentiero E1 a circa 300 metri dal punto di intersezione E3/E1 in direzione sudest)
Strutture informative del Parco più prossime alla zona:
SENTIERO IN MANUTENZIONE
Descrizione:
Questo bel sentiero in ambiente boschivo si sviluppa lungo il tracciato dell'acquedotto del fiume Foro. Con partenza dalla Strada Provinciale della Majelletta, nelle vicinanze del bivio per la chiesa di Madonna della Mazza, l'E3 si mantiene su una quota di poco superiore ai 1000 m. traversando il versante idrografico sinistro della valle del Foro. La faggeta ad alto fusto, in questo tratto, è particolarmente importante e presenta inclusioni di tasso ed agrifoglio. Raggiunta la sorgente, dove è presente la captazione, si passa sul versante destro della valle. Qui il sentiero si presenta un po' più accidentato, ma sempre molto evidente. Raggiunto il limitare inferiore della faggeta, in località Pagliarone, il sentiero inizia la sua lenta discesa verso le Piane del Colle. Quest'area semipianeggiante, nel passato, fu coltivata dagli abitanti del paese di Rapino. Oggi, a memoria di questa frequentazione umana, restano alcuni alberi da frutto sparsi, mentre il bosco e la vegetazione spontanea stanno progressivamente riconquistando lo spazio. In zona è facile incontrare bovini al pascolo, mentre, per quanto riguarda la fauna selvatica, l'area è particolarmente ricca di cinghiali; in particolare, tra la valle del Foro e le Piane del Colle, è stata accertata la presenza di un branco di lupi. Il sentiero prosegue attraversando vaste macchie di felci ed incontrando il sentiero E1 nei pressi di una capanna in pietra a secco semicoperta dalla vegetazione.
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Le tracce vettoriali in formato “kml” dei percorsi escursionistici disponibili derivano dall’esportazione delle tracce rilevate sul campo dai tecnici del Parco con strumentazione gps successivamente rettificate mediante software GIS su base I.G.M.I. scala 1:25.000 georeferenziata in sistema di riferimento UTM33N-WGS84 (epsg:32633). Per tal ragione, nel visualizzare tali tracce vettoriali su basi cartografiche diverse (ad esempio immagini satellitare Google Earth, cartografie precaricate su gps ecc.) potrebbe essere rilevata una non perfetta corrispondenza con gli elementi topografici visibili al suolo e la traccia vettoriale scaricata. Si prega, dunque, di prestare la massima attenzione ad eventuali errori di sovrapposizione cartografica oltre che a verificare la corretta funzionalità delle funzioni di geolocalizzazione dei vostri dispositivi gps.
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