Corfinio
Via Zambeccario, 4
67030 Corfinio (AQ)
Telefono: 0864-728100
67030 Corfinio (AQ)
Telefono: 0864-728100
Sito internet: www.comune.corfinio.aq.it
E-mail: comune@comunedicorfinio.it
PEC: comune.corfinio.aq@pec.it
Densità: 53,82 abitanti per km²
Estensione: 17,95 km²
Popolazione: 966 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Corfiniesi
E-mail: comune@comunedicorfinio.it
PEC: comune.corfinio.aq@pec.it
Densità: 53,82 abitanti per km²
Estensione: 17,95 km²
Popolazione: 966 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Corfiniesi
Dove si trova
Che tempo fa
Corfinio è situato a 346 m s.l.m. su una piana delimitata dai fiumi Aterno e Sagittario al centro della Valle Peligna. Il territorio va dalla piana dove si trovava la città romana e poi l'abitato attuale fino al settore più alto ai piedi del Monte Rotondo, seconda cima del massiccio del Morrone.
Il primo nucleo insediativo si sviluppò intorno al V sec. a.C., su un'altura già naturalmente fortificata da mura costituite da grossi blocchi di pietra.
Il nome originale di Corfinuim, usato dai romani per indicare la città, è testimoniato da fonti antiche citate anche da Plinio il Vecchio. Durante la guerra sociale contro Roma divenne capitale della Lega Italica e prese il nome osco di Viteliù, che successivamente i romani cambiarono in “Valva”. A partire dal X secolo assunse il nome di Pentima e solo nel 1928 venne riadattato il nome latino originale nell'attuale “Corfinio”.
L'accesso al borgo storico avviene direttamente dalla piazza principale del paese, la piazza del teatro romano che ospita la Chiesa di San Martino. Altri luoghi di culto importanti sono la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e l'Eremo di San Terenziano, situato su un'altura sopra al paese. Poco fuori l'abitato sorge la maestosa basilica di San Pelino, duomo di Corfinio e concattedrale della diocesi di Sulmona-Valva. Dal corpo principale della basilica si diparte l'oratorio di Sant'Alessandro, Santo patrono del paese festeggiato il 3 maggio. Non lontano dalla basilica si trovano i murgini, monumenti funerari a torre con camera mortuaria di epoca romana risalenti al II secolo. A testimonianza del glorioso passato di questo borgo sono visitabili il parco archeologico “Don Nicola Colella”, il Museo civico archeologico “Antonio De Nino”, dove è conservata la famosa moneta d'argento con la scritta “Italia”, il Lapidarium, contenente centinaia di epigrafi dell'antica Corfinium e il “Canale delle Uccole”, acquedotto romano che portava l'acqua dalla Valle Subequana fino a Corfinio.
Degni di menzione sono i numerosi palazzi storici, come Palazzo De Petris - Galli Zugaro, Palazzo Carusi-Colella e Palazzo Colella-Trippitelli, sede del sopracitato Museo civico.
Il nome originale di Corfinuim, usato dai romani per indicare la città, è testimoniato da fonti antiche citate anche da Plinio il Vecchio. Durante la guerra sociale contro Roma divenne capitale della Lega Italica e prese il nome osco di Viteliù, che successivamente i romani cambiarono in “Valva”. A partire dal X secolo assunse il nome di Pentima e solo nel 1928 venne riadattato il nome latino originale nell'attuale “Corfinio”.
L'accesso al borgo storico avviene direttamente dalla piazza principale del paese, la piazza del teatro romano che ospita la Chiesa di San Martino. Altri luoghi di culto importanti sono la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e l'Eremo di San Terenziano, situato su un'altura sopra al paese. Poco fuori l'abitato sorge la maestosa basilica di San Pelino, duomo di Corfinio e concattedrale della diocesi di Sulmona-Valva. Dal corpo principale della basilica si diparte l'oratorio di Sant'Alessandro, Santo patrono del paese festeggiato il 3 maggio. Non lontano dalla basilica si trovano i murgini, monumenti funerari a torre con camera mortuaria di epoca romana risalenti al II secolo. A testimonianza del glorioso passato di questo borgo sono visitabili il parco archeologico “Don Nicola Colella”, il Museo civico archeologico “Antonio De Nino”, dove è conservata la famosa moneta d'argento con la scritta “Italia”, il Lapidarium, contenente centinaia di epigrafi dell'antica Corfinium e il “Canale delle Uccole”, acquedotto romano che portava l'acqua dalla Valle Subequana fino a Corfinio.
Degni di menzione sono i numerosi palazzi storici, come Palazzo De Petris - Galli Zugaro, Palazzo Carusi-Colella e Palazzo Colella-Trippitelli, sede del sopracitato Museo civico.
Il Comune di Corfinio contribuisce alla biodiversità agricola della Maiella, nel suo territorio viene infatti coltivata la precoca, varietà autoctona di albicocca.
All'interno del panorama enogastronomico locale spicca un dolce tradizionale “L’Amaretto di Corfinio”, ultimamente premiato nell’edizione 2017 del progetto europeo “Prodotto Tipico”.
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