Colle Brignole dal Bosco di Sant'Antonio
SCHEDA TECNICA
Grado di difficoltà: E - ESCURSIONISTICO
Tipo di itinerario: escursione o possibilità di anello
Località di partenza: Bosco di Sant’Antonio (m 1250)
Tipo di itinerario: escursione o possibilità di anello
Località di partenza: Bosco di Sant’Antonio (m 1250)
Località di arrivo: Colle Brignole (m 1600)
Dislivello in salita/discesa: m 350
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti (anello 4 ore)
Punti acqua: partenza sentiero e lungo il percorso fontanili nei pressi dello Stazzo Macchiaduni, Rifugio il Majo
Rifugi e bivacchi: Rifugio il Majo (m 1125) gestito ed aperto stagionalmente (Maiellatrekking), Bivacco Macchiaduni sempre aperto
Codici sentieri in ordine di percorrenza: O1 – O4 – O2
Codici sentieri in ordine di percorrenza: O1 – O4 – O2
Strutture informative del Parco più prossime alla zona:
Centro Informazioni Cansano
Centro Informazioni Cansano
ALTRE INFORMAZIONI
Se si decide di compiere l’anello, bisogna considerare almeno 4 ore di cammino in tutto.
DESCRIZIONE:
Dal Bosco di S. Antonio, nei pressi del ristorante, si imbocca il sentiero che si inoltra nel bosco, seguendo il sentiero O1 che sale verso la montagna. Il primo tratto potrebbe essere poco chiaro a causa delle numerose piste battute nella parte bassa. Superata la parte più monumentale del Bosco di S. Antonio, si raggiunge un’ampia radura dominata dallo stazzo di Macchiaduni. Proseguendo sul sentiero, in circa 20 minuti di cammino si raggiunge la cresta. A questo punto, si viaggia tra radure e tratti di bosco rado, fino alla sommità di Colle Brignole (1625 m). Dalla vetta, il panorama si apre sull’intera Maiella occidentale, sul M. Porrara, sulla Valle Peligna e sui principali gruppi montuosi d’Abruzzo. Per il ritorno, si può seguire il sentiero dell’andata, oppure compiere il lungo anello che dalla cima di Colle Brignole conduce attraverso l’ampia faggeta del Pizzalto settentrionale al Rifugio il Majo, con il sentiero O4. Da qui, si può tornare al punto di partenza con ancora 45 minuti di cammino seguendo il sentiero O2, oppure è possibile usufruire di un servizio transfer su prenotazione presso il centro informazioni di Cansano.
Punti di particolare interesse:
Il Bosco di S. Antonio, in età classica era considerato una foresta sacra dedicata a Giove, nel medioevo poi, fu consacrato a S. Antonio. Gli alberi, alcuni dei quali secolari, raggiungono dimensioni maestose, assumendo forme “a candelabro”.
Particolarità Flora/Fauna
Il territorio attraversato è il regno dell’Orso bruno e del Lupo ed è facile trovarne i segni di presenza e con un po’ di fortuna non è escluso l’avvistamento diretto.
Nelle vicinanze puoi visitare
Il monastero di S. Antonio al margine del bosco omonimo, si può raggiungere con una piccola deviazione. A circa 15 minuti di auto, è imperdibile una visita nel bellissimo centro storico di Pescocostanzo (XVI-XVIII sec). A Cansano invece da non perdere l’area archeologica “Ocriticum”.
Come raggiungere il punto di partenza del sentiero
In auto: da Roma o Pescara A25 uscita Pratola Peligna-Sulmona in direzione Roccaraso
In treno: la stazione più vicina è Sulmona.
In autobus: da Roma, Sulmona, Napoli e Pescara servizi TUA per Roccaraso
In auto: da Roma o Pescara A25 uscita Pratola Peligna-Sulmona in direzione Roccaraso
In treno: la stazione più vicina è Sulmona.
In autobus: da Roma, Sulmona, Napoli e Pescara servizi TUA per Roccaraso
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Le tracce vettoriali in formato “kml” dei percorsi escursionistici disponibili derivano dall’esportazione delle tracce rilevate sul campo dai tecnici del Parco con strumentazione gps successivamente rettificate mediante software GIS su base I.G.M.I. scala 1:25.000 georeferenziata in sistema di riferimento UTM33N-WGS84 (epsg:32633). Per tal ragione, nel visualizzare tali tracce vettoriali su basi cartografiche diverse (ad esempio immagini satellitare Google Earth, cartografie precaricate su gps ecc.) potrebbe essere rilevata una non perfetta corrispondenza con gli elementi topografici visibili al suolo e la traccia vettoriale scaricata. Si prega, dunque, di prestare la massima attenzione ad eventuali errori di sovrapposizione cartografica oltre che a verificare la corretta funzionalità delle funzioni di geolocalizzazione dei vostri dispositivi gps.