Caramanico Terme
65023 Caramanico Terme (PE)
Telefono: 0859290202
Sito internet: www.comune.caramanicoterme.pe.it
E-mail: info@comunecaramanicoterme.it
PEC: info@pec.comune.caramanicoterme.pe.it
Densità: 44,57 abitanti per km²
Estensione: 40 km²
Popolazione: 1783 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Caramanichesi
Telefono: 0859290202
Sito internet: www.comune.caramanicoterme.pe.it
E-mail: info@comunecaramanicoterme.it
PEC: info@pec.comune.caramanicoterme.pe.it
Densità: 44,57 abitanti per km²
Estensione: 40 km²
Popolazione: 1783 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Caramanichesi
Dove si trova
Che tempo fa
Annoverato tra i borghi più belli d'Italia, il comune di Caramanico Terme è situato a 650 m s.l.m. tra i massicci della Maiella e del Morrone, alla confluenza delle valli dell'Orta e dell'Orfento, nelle quali si snodano numerosi sentieri escursionistici che consentono di ammirare luoghi ricchi di natura e storia.
Tra le ipotesi finora elaborate, l'origine di Caramanico si fa risalire all'alto medioevo (VII secolo), in pieno dominio longobardo.
Il centro storico è distinto dal nucleo attuale, quest’ultimo sorto intorno allo stabilimento termale, inaugurato nel 1901.
L'area storica conserva notevoli e interessanti testimonianze architettoniche del passato, tra cui la Chiesa di Santa Maria Maggiore; all’interno è presente la statua di Maria SS.ma Assunta, (festeggiata il 15 agosto), alla quale vengono offerti in dono i “Palmentieri”, cesti di vimini a base tonda, sormontati da una struttura conica ricoperta dalle tradizionali “pizzelle”.
La Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa di San Maurizio, la Chiesa di San Lorenzo con l'annesso Convento dei Cappuccini, la Chiesa dedicata alla Madonna del castello.
Nelle frazioni limitrofe troviamo la Chiesa di San Tommaso, risalente agli inizi del XIII secolo, di notevole valore artistico, ubicata in prossimità di un'area già nota dall'VIII secolo d.C. come "Paterno", la Chiesa di San Vittorino, la Chiesa di Sant’Antonio in località Decontra e la Chiesa di Santa Croce.
Numerose sono le testimonianze architettoniche di notevole interesse.
Il paese ospita la Sede Scientifica del Parco Nazionale della Maiella con l’annesso Wildlife Research Center e la sede regionale della Scuola italiana della pietra a secco, ed il Centro visita della Riserva Naturale Statale Valle dell'Orfento.
Da visitare, il Museo Naturalistico ed Archeologico “Paolo Barrasso” all’interno del Centro Visite della Valle dell’Orfento, ed il Museo della Fauna presso l'ex Convento delle Clarisse.
Il centro storico è distinto dal nucleo attuale, quest’ultimo sorto intorno allo stabilimento termale, inaugurato nel 1901.
L'area storica conserva notevoli e interessanti testimonianze architettoniche del passato, tra cui la Chiesa di Santa Maria Maggiore; all’interno è presente la statua di Maria SS.ma Assunta, (festeggiata il 15 agosto), alla quale vengono offerti in dono i “Palmentieri”, cesti di vimini a base tonda, sormontati da una struttura conica ricoperta dalle tradizionali “pizzelle”.
La Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Nicola di Bari, la Chiesa di San Maurizio, la Chiesa di San Lorenzo con l'annesso Convento dei Cappuccini, la Chiesa dedicata alla Madonna del castello.
Nelle frazioni limitrofe troviamo la Chiesa di San Tommaso, risalente agli inizi del XIII secolo, di notevole valore artistico, ubicata in prossimità di un'area già nota dall'VIII secolo d.C. come "Paterno", la Chiesa di San Vittorino, la Chiesa di Sant’Antonio in località Decontra e la Chiesa di Santa Croce.
Numerose sono le testimonianze architettoniche di notevole interesse.
Il paese ospita la Sede Scientifica del Parco Nazionale della Maiella con l’annesso Wildlife Research Center e la sede regionale della Scuola italiana della pietra a secco, ed il Centro visita della Riserva Naturale Statale Valle dell'Orfento.
Da visitare, il Museo Naturalistico ed Archeologico “Paolo Barrasso” all’interno del Centro Visite della Valle dell’Orfento, ed il Museo della Fauna presso l'ex Convento delle Clarisse.
Il territorio di Caramanico Terme contribuisce alla biodiversità agricola autoctona della Maiella; vengono infatti, ancora coltivati la solina, il farro ed alcune varietà locali di mele e pere.
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