Cammino Sentiero della Libertà
Il Cammino Sentiero della Libertà, segnalato con la sigla CSL e/o L, si sviluppa per un totale di 27 km. che possono essere percorsi in situazioni ottimali in 3 giorni.
Comincia idealmente presso il bivio Pacentro – Cansano, se si percorre però la variante della prima tappa dal cimitero di Sulmona, lo sviluppo totale diventa di Km.41.
Questo itinerario ripercorre i sentieri e le mulattiere attraverso i quali durante la seconda Guerra Mondiale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, i prigionieri di guerra anglo-americani, sudafricani e neozelandesi fuggiti del campo di prigionia nazista di Fonte d'Amore, raggiunsero i territori controllati dagli alleati, riconquistando, appunto, la "Libertà". Durante la II° Guerra Mondiale, molte località attraversate dal Sentiero come ad esempio il Guado di Coccia, rappresentavano punti di attraversamento della Linea Gustav, attraverso la quale i prigionieri dei campi di prigionia cercavano la salvezza, aiutati e guidati dagli abitanti della città di Sulmona. È da sottolineare a tal proposito che le popolazioni della Maiella si adoperarono con grande spirito di sacrificio per contrastare l'occupazione nazi-fascista che in questi territori fu particolarmente cruenta. Uno tra gli episodi più drammatici fu l'eccidio di Limmari avvenuto il 21 novembre 1943 a Pietransieri (caposaldo difensivo della Linea Gustav) durante il quale furono rastrellati ed uccise 128 persone di cui 34 bambini con meno di 10 anni ed un neonato.
Questi atti di estrema crudeltà contribuirono alla nascita di formazioni partigiane spontanee che confluirono nella "Brigata Maiella' che contò, nel suo periodo più fiorente, circa 1.500 effettivi. Nella storia della Resistenza italiana fu l'unica ad essere decorata di Medaglia d'Oro al Valore Militare alla bandiera, fu tra le pochissime formazioni partigiane aggregate all'esercito alleato e rispetto alle unità del nuovo Esercito italiano fu la formazione combattente con il più lungo e ampio ciclo operativo. Il Cammino Sentiero della Libertà vuole ripercorrere idealmente questo pezzo di storia ancora impresso nella memoria delle popolazioni abruzzesi.
È un trekking per escursionisti allenati e ben equipaggiati.
Comincia idealmente presso il bivio Pacentro – Cansano, se si percorre però la variante della prima tappa dal cimitero di Sulmona, lo sviluppo totale diventa di Km.41.
Questo itinerario ripercorre i sentieri e le mulattiere attraverso i quali durante la seconda Guerra Mondiale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, i prigionieri di guerra anglo-americani, sudafricani e neozelandesi fuggiti del campo di prigionia nazista di Fonte d'Amore, raggiunsero i territori controllati dagli alleati, riconquistando, appunto, la "Libertà". Durante la II° Guerra Mondiale, molte località attraversate dal Sentiero come ad esempio il Guado di Coccia, rappresentavano punti di attraversamento della Linea Gustav, attraverso la quale i prigionieri dei campi di prigionia cercavano la salvezza, aiutati e guidati dagli abitanti della città di Sulmona. È da sottolineare a tal proposito che le popolazioni della Maiella si adoperarono con grande spirito di sacrificio per contrastare l'occupazione nazi-fascista che in questi territori fu particolarmente cruenta. Uno tra gli episodi più drammatici fu l'eccidio di Limmari avvenuto il 21 novembre 1943 a Pietransieri (caposaldo difensivo della Linea Gustav) durante il quale furono rastrellati ed uccise 128 persone di cui 34 bambini con meno di 10 anni ed un neonato.
Questi atti di estrema crudeltà contribuirono alla nascita di formazioni partigiane spontanee che confluirono nella "Brigata Maiella' che contò, nel suo periodo più fiorente, circa 1.500 effettivi. Nella storia della Resistenza italiana fu l'unica ad essere decorata di Medaglia d'Oro al Valore Militare alla bandiera, fu tra le pochissime formazioni partigiane aggregate all'esercito alleato e rispetto alle unità del nuovo Esercito italiano fu la formazione combattente con il più lungo e ampio ciclo operativo. Il Cammino Sentiero della Libertà vuole ripercorrere idealmente questo pezzo di storia ancora impresso nella memoria delle popolazioni abruzzesi.
È un trekking per escursionisti allenati e ben equipaggiati.
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