Bosco di Sant'Antonio
SCHEDA TECNICA
Grado di difficoltà: T - TURISTICO
Tipo di itinerario: anello
Località di partenza/arrivo: piazzale Scuola Sci di Fondo Bosco di S. Antonio c/o S.P. 55
Località di partenza/arrivo: piazzale Scuola Sci di Fondo Bosco di S. Antonio c/o S.P. 55
Dislivello in salita/discesa: m. 70
Tempo di percorrenza: 1 ora
Codici sentieri in ordine di percorrenza: 10
Strutture informative del Parco più prossime alla zona:
DESCRIZIONE:
Il Bosco di S. Antonio è da sempre sinonimo di paesaggi fiabeschi. Considerato in età classica un lucus, cioè una foresta sacra dedicata a Giove, nel medioevo fu consacrato a S. Antonio. Il bosco si estende per 550 ettari su una zona sottratta al taglio degli alberi per garantire luoghi di riparo al bestiame. Grazie a questo divieto e alla tecnica di potatura detta “capitozzatura”, gli alberi raggiungono dimensioni monumentali e forme a candelabro. Oltre al Faggio, vi crescono esemplari di Acero, Quercia, Pero selvatico, Tasso, Agrifoglio, Cerro e il raro Pero cordato e vi abitano specie animali pregiate come il Picchio dorsobianco, il Picchio dalmatino, la Balia dal collare, il Lupo, l’Orso e il Gatto selvatico. L’itinerario permette di godere osservare questo ambiente unico, si può anche raggiungere l’eremo di S. Antonio per poi rientrare nel bosco.
Punti di particolare interesse:
Nelle immediate vicinanze l’itinerario per famiglie n.6 denominato “Secondo colle”, anche qui si possono ammirare faggi secolari, ma in questo caso non a candelabro ma a colonna.
Particolarità Flora/Fauna
Da segnalare la presenza delle seguenti specie particolarmente interessanti: Aubrieta Columnae, Corallorhiza trifida, Inula Bifrons e Leucanthemum Coronopifolium sub. Tenuifolium. Tutta l’area fa da cerniera tra il Parco Nazionale della Maiella e quella del Parco Nazionale d’Abruzzo, costituendo un essenziale corridoio faunistico per i grandi mammiferi appenninici.
Nelle vicinanze puoi visitare
Da non perdere una visita nel bellissimo centro storico di Pescocostanzo, ricco di botteghe orafe ed artigiane del ferro battuto, conosciuto anche per la lunga tradizione nella produzione di manufatti realizzati con il “Tombolo”.
Come raggiungere il punto di partenza del sentiero
In auto: da Roma o Pescara: A25 uscita Sulmona-Pratola Peligna direzione Roccaraso S.S. 17, poi S.S. 84 - da Foggia/Bari A14 uscita Val di Sangro, poi S.S. 652, poi da Castel di Sangro S.S.17 e infine S.S. 84.
In treno: la stazione più vicina è Sulmona, in alcune date è possibile usufruire di un treno storico che collega Sulmona con Roccaraso. Gli orari e le date sono tuttavia stabiliti stagionalmente, per informazioni www.lerotaie.com
In autobus: da Sulmona o Castel di Sangro servizi TUA fermata Roccaraso, a 15 km circa dal sentiero
In treno: la stazione più vicina è Sulmona, in alcune date è possibile usufruire di un treno storico che collega Sulmona con Roccaraso. Gli orari e le date sono tuttavia stabiliti stagionalmente, per informazioni www.lerotaie.com
In autobus: da Sulmona o Castel di Sangro servizi TUA fermata Roccaraso, a 15 km circa dal sentiero
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