TAPPA 1 - dalla Badia di Sulmona a Caramanico Terme



Sigle dei sentieri intersecati dall'Itinerario: R6 – R5 - Q3 - Q7 – P - A1
Località di inizio: Abbazia Santo Spirito al Morrone (Sulmona)
Località di arrivo: Caramanico Terme
Difficoltà escursionistica: EE - ESCURSIONISTI ESPERTI
Dislivello in salita: m. 1.970 circa
Dislivello in discesa: m. 1.800 circa
Lunghezza: km. 26,000 circa (possibilità di dividere la tappa in due giorni con pernottamento c/o il Rifugio Iaccio della Madonna*)
Tempo di percorrenza: 9h 00' circa
Punti acqua: Abbazia S. Spirito al Morrone (Sulmona) – Fonte Vicenne (con deviazione su R6-R4 – 15 minuti) - San Vittorino (fraz. Caramanico Terme)
Strutture informative del Parco più prossime alla zona: Centri informazione Sulmona, Centro informazione Caramanico Terme
*Per informazioni sulle prenotazioni e sul ritiro delle chiavi del Rifugio Iaccio della Madonna CLICCA QUI
Descrizione:
La prima tappa del Sentiero dello Spirito conduce da Sulmona a Caramanico Terme, effettuando la traversata del massiccio del Morrone. Prima di salire verso San Pietro, bisogna assolutamente fare una deviazione per visitare l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone.
Ritornati sui propri passi, il sentiero all’inizio sale gradualmente, per deviare poi nettamente a destra con la salita che si fa più ripida. Con stretti tornanti si attraversano prima delle praterie e poi una pineta finché il sentiero si immette su una carrareccia e poi ancora su sentiero fino all’Eremo di San Pietro.
Da qui percorso un piccolo tratto in comune con il sentiero R6 (nel punto in cui si lascia il sentiero R6, con una deviazione e un piccolo tratto di R6 e poi di R4, ci si può eventualmente rifornire d’acqua presso un antico fontanile chiamato “Le Vicenne”) si sale in direzione sud dentro una faggeta, per poi dopo poco, incrociare il sentiero R5. Uscendo dal bosco dopo aver percorso una stretta valletta, che divide il “Colle dei cani” da “Cimerone” si arriva su uno splendido pianoro interno, da dove con un dolce diagonale si raggiunge la sella sud della vetta del monte Morrone, da qui si sale sulla vetta del Monte Morrone (m.2.061), per poi ricollegarsi sulla sella nord.
Da questo punto si scende fino al rifugio Iaccio della Madonna (dove chi vuole può spezzare in due questa lunga tappa) e si continua a scendere sul versante opposto del massiccio. Raggiunta la strada interpoderale del Morrone (Q7) la si attraversa e in discesa si giunge a contrada San Vittorino, sul fiume Orta e infine a Caramanico Terme.
Ritornati sui propri passi, il sentiero all’inizio sale gradualmente, per deviare poi nettamente a destra con la salita che si fa più ripida. Con stretti tornanti si attraversano prima delle praterie e poi una pineta finché il sentiero si immette su una carrareccia e poi ancora su sentiero fino all’Eremo di San Pietro.
Da qui percorso un piccolo tratto in comune con il sentiero R6 (nel punto in cui si lascia il sentiero R6, con una deviazione e un piccolo tratto di R6 e poi di R4, ci si può eventualmente rifornire d’acqua presso un antico fontanile chiamato “Le Vicenne”) si sale in direzione sud dentro una faggeta, per poi dopo poco, incrociare il sentiero R5. Uscendo dal bosco dopo aver percorso una stretta valletta, che divide il “Colle dei cani” da “Cimerone” si arriva su uno splendido pianoro interno, da dove con un dolce diagonale si raggiunge la sella sud della vetta del monte Morrone, da qui si sale sulla vetta del Monte Morrone (m.2.061), per poi ricollegarsi sulla sella nord.
Da questo punto si scende fino al rifugio Iaccio della Madonna (dove chi vuole può spezzare in due questa lunga tappa) e si continua a scendere sul versante opposto del massiccio. Raggiunta la strada interpoderale del Morrone (Q7) la si attraversa e in discesa si giunge a contrada San Vittorino, sul fiume Orta e infine a Caramanico Terme.
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IMPORTATE – LEGGERE PRIMA DI SCARICARE LE TRACCE KML
Le tracce vettoriali in formato “kml” dei percorsi escursionistici disponibili derivano dall’esportazione delle tracce rilevate sul campo dai tecnici del Parco con strumentazione gps successivamente rettificate mediante software GIS su base I.G.M.I. scala 1:25.000 georeferenziata in sistema di riferimento UTM33N-WGS84 (epsg:32633). Per tal ragione, nel visualizzare tali tracce vettoriali su basi cartografiche diverse (ad esempio immagini satellitare Google Earth, cartografie precaricate su gps ecc.) potrebbe essere rilevata una non perfetta corrispondenza con gli elementi topografici visibili al suolo e la traccia vettoriale scaricata. Si prega, dunque, di prestare la massima attenzione ad eventuali errori di sovrapposizione cartografica oltre che a verificare la corretta funzionalità delle funzioni di geolocalizzazione dei vostri dispositivi gps.
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